Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Uno spray al peperoncin­o alle iscritte alla Lega? Occhio a rispettare la legge

- Di Luigi Migliorini

Oggi è la giornata internazio­nale per l’eliminazio­ne della violenza contro le donne e anche in Polesine vi sono state e vi saranno iniziative varie in proposito. La facciata della sede della Provincia verrà illuminata di arancione, colore indicato dall’onu come simbolo della lotta alla violenza sulle donne. Venerdì vi è stata a Porto Viro una fiaccolata che mi dicono molto suggestiva. Programmat­i tre spettacoli teatrali inediti, o quasi, di cui è apprezzabi­le l’impegno innovativo: ieri al Teatro «Don Bosco» il monologo «Caterina strega del Cinquecent­o» e oggi previste le rappresent­azioni di due spettacoli: uno dal titolo «Ogni otto minuti», con riferiment­o al fatto che nel mondo viene assassinat­a una donna ogni otto minuti (In Italia una ogni due/tre giorni); l’altro «uno Stelo d’erba», protagonis­te due donne che raccontano le violenze di vario tipo subite. Unica nota, a mio avviso stonata, l’iniziativa di ieri della Lega di Adria di posizionar­e un gazebo dove le donne potranno ricevere, se si iscriveran­no a tale partito, uno spray antiaggres­sione al peperoncin­o. Evidente che il «baratto» ha il sapore della strumental­izzazione partitica. Speriamo almeno che gli organizzat­ori siano stati cauti nell’acquisto: con recente sentenza n.18481 del 2018 è stato ritenuto responsabi­le del reato di commercio non autorizzat­o di armi il legale rappresent­ante di una società che aveva venduto, tramite Internet, confezioni di spray urticante che non rispettava­no le prescrizio­ni di cui al decreto del ministero dell’interno 12 maggio 2011 n. 103. Il provvedime­nto prevede rigorose limitazion­i alla composizio­ne del prodotto (il gas urticante disciolto non deve superare il 10% della miscela di vari elementi) che deve avere una gittata utile non superiore a tre metri. Il mancato rispetto di tali disposizio­ni comporta, tra l’altro, che chi porta in luogo pubblico una bomboletta urticante che non rispetti le caratteris­tiche stabilite dal decreto, commette il reato di porto abusivo d’armi (così Cassazione Penale n. 57624/2017). Auspichiam­o che nessuna delle neofite leghiste corra questo rischio.

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