Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Ceron, frattura al cranio per una gomitata in campo
Scontro fortuito sul parquet, il cestista veneziano sotto i ferri: ora è fuori pericolo
Un contatto fortuito col gomito di Jaiteh, della Fiat Torino. Per Marco Ceron, veneziano, 26 anni, ex Reyer e oggi cestista di Brescia, è significato la frattura del cranio e un delicato intervento di due ore e mezzo.
Un rimbalzo da conquistare. Un volo verso quel canestro che da sempre è stato il suo sogno ed ora è la sua professione. Un contatto fortuito col gomito di Mouhammadou Jaiteh, giocatore della Fiat Torino. Un istante che Marco Ceron, veneziano classe ‘92, oggi giocatore della Germani Brescia ma per diverse stagioni alla Reyer, non potrà dimenticare.
Le mani sulla testa, un dolore fortissimo, e l’immediato intervento dello staff medico a scongiurare il peggio: il contatto, involontario ma secco, ha infatti infranto il cranio di Ceron all’altezza dell’orecchio sinistro. Marco non perde mai conoscenza, resta vigile anche all’arrivo della barella e al conseguente trasporto nel reparto di Neurochirurgia degli Ospedali Civili di Brescia: la diagnosi è quella di «trauma cranico con grave frattura cranica affondata e comminuta ed ematoma satellite». Con Ceron in ospedale arrivano anche la fidanzata Greta e i genitori: «Abbiamo avuto una
Operazione ok
Dopo due ore e mezza l’intervento di ricostruzione svolto all’ospedale di Brescia
gran paura — racconta papà Piero, anche lui ex giocatore di serie A — Marco ha davvero rischiato la vita. Per fortuna l’operazione è andata bene, ora gli staremo vicino durante la convalescenza».
L’impatto con il gomito di Jaiteh ha procurato a Ceron una frattura di sei centimetri di diametro che è stata ricostruita dall’equipe medica neurochirurgica durante un intervento durato due ore e mezza. Ma non solo: la botta ha creato delle piccole schegge, una delle quali ha sfiorato una vena interna della testa del giocatore. Insomma qualche millimetro più in là e la situazione sarebbe potuta essere davvero molto più brutta. Ma per fortuna, gli dei del basket, hanno deviato di quanto bastava la traiettoria di quella piccola scheggia. «Il controllo postoperatorio effettuato in serata presso la Neuroradiologia ha dimostrato il buon esito dell’intervento» ha ufficializzato il bollettino medico emesso dalla Germani Brescia nella serata, facendo tirare a tutto il mondo della pallacanestro un bel sospiro di sollievo. Sono stati tanti i messaggi di sostegno e di vicinanza ricevuti da Ceron dopo l’incidente dai compagni di squadra, dagli amici e anche dai tanti avversari che Marco ha raccolto in una «story» di Instagram.
La guardia veneziana è partita dalle giovanili di Treviso arrivando all’esordio tra i professionisti con la Reyer, in serie A2 e poi in A. Poi il passaggio a Pesaro, dove diventa anche il capitano della storica squadra marchigiana. In estate l’accordo con l’ambiziosa Leonessa Brescia. Ma ora per Ceron ci sarà una nuova, importante, sfida da superare: bisognerà attendere la solidificazione della parte fratturata del cranio, con tempi di recupero che non potranno essere rapidissimi.