Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Casapound in Piazza Matteotti Pioggia di fiori per il martire
Non cessano nel capoluogo le polemiche del weekend appena trascorso. Sul versante politico, forti le critiche della Sinistra polesana al movimento di estrema destra Casapound che sabato mattina aveva allestito un banchetto di propaganda davanti al monumento di Giacomo Matteotti, parlamentare socialista e martire, ucciso dai fascisti negli Anni ‘20.
E attacchi anche alla giunta di Massimo Bergamin per aver concesso quello spazio al partito neofascista, a un passo dall’omaggio a un personaggio simbolo della storia contemporanea.
Sul fronte culturale, nel mirino l’accademia dei Concordi che ha mandato al macero 27 quintali di libri. Scelta che ha scatenato la disapprovazione, tra le tante, anche del critico e storico d’arte Vittorio Sgarbi e dell’attore-cabarettista Natalino Balasso.
Domenica scorsa i rappresentanti del Psi (Partito socialista italiano), assieme a molte altre persone, hanno deposto rose rosse e garofani sul monumento di piazza Matteotti. «Il fascismo non è un’opinione, è un crimine. Per ribadire questo concetto ci siamo ripresi la piazza» ha dichiarato Luca Fantò, segretario regionale del Psi Veneto.
Con loro anche Graziano Azzalin, consigliere regionale del Pd. «Concedere piazza Matteotti — ha attaccato Azzalin — per la propaganda di un movimento che rivendica con orgoglio il passato fascista dell’italia e la figura di Mussolini significa ucciderlo un’altra volta. Il via libera del Comune è semplicemente vergognoso».
Replica di Casapound, tramite il rappresentante polesano, Marco Venuto: «La sinistra si è ricordata di Matteotti grazie
Concordi attaccati Al macero 27 mila libri, critiche da Sgarbi e Balasso La difesa: volumi rovinati
a Casapound, ma avremmo preferito lo avesse fatto quando eliminava l’articolo18, precarizzava il lavoro o introduceva la Legge Fornero. Quanto alla piazza, è patrimonio di tutti».
Di altro tipo, ma altrettanto affilate, le critiche ai vertici dell’accademia dei Concordi rodigina. «Sono indignato e pronto a sporgere denuncia per questo scempio — ha dichiarato Sgarbi — ci vogliono menti malate per fare una cosa del genere. Sono disposto a comprarli io i libri pur di salvarli».
Provocatorio anche l’attore polesano Natalino Balasso sui social network. «A Rovigo — scrive Balasso — si bruciano 27mila libri e si concede la piazza intitolata a un uomo ucciso dal fascismo per lo squallido gazebo di un gruppo di storditi nostalgici. Bergamin è pronto per il Parlamento». Intanto Giovanni Boniolo, presidente dei Concordi, si difende. «Dismessi — spiega — solo i libri più rovinati. Non abbiamo buttato nulla del lascito di Cibotto. E nessun volume di valore. Ci vuole male chi diffonde dicerie simili».