Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Sì del consiglio comunale di Arquà L’ikea arriverà nella zona produttiva
Completamento per la macro-area in condominio col municipio di Villamarzana
Semaforo verde al completamento definitivo della macroarea produttiva di Arquà Polesine e Villamarzana. L’atto che sigla l’ok definitivo e l’arrivo di Ikea, con un polo logistico, e di altre aziende più piccole nella zona lo ha dato lunedì sera il consiglio comunale di Arquà. Ora gli ipotizzati 400 posti di lavoro che dovrebbe creare in Polesine l’insediamento del colosso dei mobili svedese si fa sempre più concreto.
La seduta consiliare nel paese governato dal sindaco Chiara Turolla ha dato il via libera all’accordo raggiunto lo scorso 17 maggio davanti al prefetto di allora, Enrico Caterino, tra il suo Comune e i privati rappresentati da Confindustria Rovigo.
«Abbiamo lavorato a braccetto — spiega il sindaco Chiara Turolla — in tutti questi mesi con Confindustria, rispettando l’impegno preso in primavera. Mi auguro che il progetto definitivo per le opere pubbliche arrivi ai tecnici comunali prima di Natale».
Adesso sono necessari ancora alcuni passaggi tecnicoamministrativi fondamentali che permettano di renderlo pienamente operativo.
Il primo passaggio, ratificato lunedì sera, è lo sblocco delle somme di denaro che il Comune metterà a disposizione del soggetto attuatore privato, a titolo di compartecipazione, per provvedere al completamento dell’area.
Questo sulla base di un nuovo progetto e di una nuova convenzione pubblico-privato predisposta da tecnici e legali. I documenti verranno a breve presentati alla giunta comunale per le delibere necessarie. Poi scatteranno le opere pubbliche e l’apertura dei cantieri.
Prima di tutto è necessario risolvere i problemi idraulici nella zona produttiva. Lo spiega bene la nota diramata dal Comune di Arquà. «Al fine di assicurare la messa in sicurezza dell’area — si legge — e la tenuta nel caso di situazioni emergenziali come quella recentemente verificatasi a causa delle importanti piogge che hanno colpito il Veneto, verrà scavato un nuovo bacino di contenimento, in parte ad Arquà ed in parte a Villamarzana. La capacità di invaso per le acque verrà riportata a definitivi 118 mila metri cubi, rispetto agli insufficienti 20 mila metri cubi realizzati con la variante 2009».
Dal punto di vista economico, i costi di completamento sono stimati in 1,4 milioni di euro. Il contributo diretto e definito del Comune di Arquà Polesine ammonterà a 580 mila euro e i costi «non graveranno sulle tasche dei cittadini» garantisce Turolla. A questo, si somma il rinnovato impegno all’allargamento della bretella stradale macroarea— Transpolesana nella frazione di Capobosco.
Prosegue la nota del Comune: «Questo lavoro avrebbe già dovuto essere completato dalle amministrazioni precedenti a quella attuale che avevano al tempo ricevuto dalla Itre Spa le relative risorse. Per scelta politica, tali risorse sono state poi impiegate altrove, lasciando questo precedente impegno disatteso».
Posti di lavoro Lo sbarco del colosso del mobile potrebbe portare a 400 assunzioni