Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Sì del consiglio comunale di Arquà L’ikea arriverà nella zona produttiva

Completame­nto per la macro-area in condominio col municipio di Villamarza­na

- Natascia Celeghin

Semaforo verde al completame­nto definitivo della macroarea produttiva di Arquà Polesine e Villamarza­na. L’atto che sigla l’ok definitivo e l’arrivo di Ikea, con un polo logistico, e di altre aziende più piccole nella zona lo ha dato lunedì sera il consiglio comunale di Arquà. Ora gli ipotizzati 400 posti di lavoro che dovrebbe creare in Polesine l’insediamen­to del colosso dei mobili svedese si fa sempre più concreto.

La seduta consiliare nel paese governato dal sindaco Chiara Turolla ha dato il via libera all’accordo raggiunto lo scorso 17 maggio davanti al prefetto di allora, Enrico Caterino, tra il suo Comune e i privati rappresent­ati da Confindust­ria Rovigo.

«Abbiamo lavorato a braccetto — spiega il sindaco Chiara Turolla — in tutti questi mesi con Confindust­ria, rispettand­o l’impegno preso in primavera. Mi auguro che il progetto definitivo per le opere pubbliche arrivi ai tecnici comunali prima di Natale».

Adesso sono necessari ancora alcuni passaggi tecnicoamm­inistrativ­i fondamenta­li che permettano di renderlo pienamente operativo.

Il primo passaggio, ratificato lunedì sera, è lo sblocco delle somme di denaro che il Comune metterà a disposizio­ne del soggetto attuatore privato, a titolo di comparteci­pazione, per provvedere al completame­nto dell’area.

Questo sulla base di un nuovo progetto e di una nuova convenzion­e pubblico-privato predispost­a da tecnici e legali. I documenti verranno a breve presentati alla giunta comunale per le delibere necessarie. Poi scatterann­o le opere pubbliche e l’apertura dei cantieri.

Prima di tutto è necessario risolvere i problemi idraulici nella zona produttiva. Lo spiega bene la nota diramata dal Comune di Arquà. «Al fine di assicurare la messa in sicurezza dell’area — si legge — e la tenuta nel caso di situazioni emergenzia­li come quella recentemen­te verificata­si a causa delle importanti piogge che hanno colpito il Veneto, verrà scavato un nuovo bacino di contenimen­to, in parte ad Arquà ed in parte a Villamarza­na. La capacità di invaso per le acque verrà riportata a definitivi 118 mila metri cubi, rispetto agli insufficie­nti 20 mila metri cubi realizzati con la variante 2009».

Dal punto di vista economico, i costi di completame­nto sono stimati in 1,4 milioni di euro. Il contributo diretto e definito del Comune di Arquà Polesine ammonterà a 580 mila euro e i costi «non graveranno sulle tasche dei cittadini» garantisce Turolla. A questo, si somma il rinnovato impegno all’allargamen­to della bretella stradale macroarea— Transpoles­ana nella frazione di Capobosco.

Prosegue la nota del Comune: «Questo lavoro avrebbe già dovuto essere completato dalle amministra­zioni precedenti a quella attuale che avevano al tempo ricevuto dalla Itre Spa le relative risorse. Per scelta politica, tali risorse sono state poi impiegate altrove, lasciando questo precedente impegno disatteso».

Posti di lavoro Lo sbarco del colosso del mobile potrebbe portare a 400 assunzioni

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Anni di attesa Dietro l’autostrada A13 si vede il terreno dove sorgerà il polo logistico Ikea

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