Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Un demansionamento contestato L’ex n. 1 di Palazzo Celio indagato
La Procura: processo per Trombini e per due dirigenti dell’ente
Tre avvisi di chiusura indagini per abuso d’ufficio ai vertici politici e dirigenziali di Palazzo Celio. Destinatari l’ex presidente della Provincia e attuale sindaco di Ceneselli Marco Trombini, civico di centrodestra, il segretario generale dell’ente Maria Votta Gravina e il dirigente dell’area Personale Monica Zanforlin.
La vicenda sulla quale ha indagato il Pm Sabrina Duò riguarda un provvedimento di riorganizzazione interna in Provincia firmato da Trombini, Votta Gravina e Zanforlin. Un dipendente della Provincia, demansionato rispetto alla sua posizione organizzativa, ha denunciato in Procura di essere vittima di un abuso d’ufficio, innescando così l’inchiesta finita giorni fa con la consegna dei tre avvisi di chiusura indagini. Trombini, presidente della Provincia dall’ottobre 2014 al mese scorso, si dice «sereno e con la coscienza a posto. Il provvedimento riguardante il demansionamento della posizione che abbiamo deciso è regolare ed era dovuto al venir meno dei motivi fiduciari nei confronti del dipendente, come previsto dalla legge».
Intanto ieri in udienza preliminare hanno patteggiato 10 mesi e 20 giorni ciascuno per omicidio colposo gli imprenditori padovani Davide Parpagiola ed Enzo Rosso. Si tratta dei titolari della ditta «24-7» di Ceregnano che produce piastrelle, indagati per un incidente mortale sul lavoro avvenuto nel febbraio 2017 e nel quale perse la vita l’operaio 19enne di Stanghella Michele Cavallaro.
Sempre ieri a Rovigo è iniziato, con un teste dell’accusa, il processo per traffico illecito di rifiuti al padovano di Noventa Gianni Pagnin e all’adriese Mauro Luise. Si tratta degli ex vertici della «Coimpo», lo stabilimento adriese dove il 22 settembre 2014 persero la vita quattro lavoratori.