Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

«Ikea, Arquà mente. Un muro per dividere l’area»

L’ira del sindaco di Villamarza­na: «Da noi tutto pronto, farò insediare qui le prime imprese»

- Natascia Celeghin

Il giorno dopo l’accordo ufficiale tra Comune di Arquà Polesine e i privati con la convenzion­e che dà il semaforo verde al completame­nto della macroarea industrial­e di Arquà Polesine e Villamarza­na, c’è chi non vede affatto in positivo la situazione. Nonostante lo sblocco dopo mesi di attesa e una seduta fiume, il 17 maggio scorso, davanti all’allora prefetto del Polesine Enrico Caterino che aveva coordinato i lavori ottenendo la firma e l’impegno ufficiale del Comune arquatese nel dare l’ok ai lavori di completame­nto nel più breve tempo possibile. Il tutto per favorire anche l’arrivo di Ikea con un polo di smistament­o logistico e la creazione di circa 400 posti di lavoro, nella macroarea alle porte del capoluogo polesano. Forse.

A sottolinea­re l’incertezza dell’arrivo del colosso svedese è il sindaco di Villamarza­na, Claudio Gabrielli. «Voglio che i cittadini di Arquà - attacca Gabrielli - sappiano come stanno realmente le cose sul caso macroarea. Io con l’amministra­zione arquatese ho chiuso definitiva­mente i ponti». Poi Gabrielli spiega cosa lo ha fatto imbufalire: «Mi rivolgo al sindaco di Arquà Polesine, Chiara Turolla e al l’asdel sessore Roberto Bellinato,spiega -. Scrivere nella nota pubblica che l’edificabil­ità dell’area è bloccata sia per il Comune di Arquà che per Villamarza­na è stata una bugia gigantesca. A Villamarza­na l’area è pronta da due anni e mezzo. Sono stufo che in Consiglio comunale ad Arquà ogni volta mi venga gettato fango addosso».

Per rendere operativa l’area distribuit­a sui due Comuni polesani è necessario realizzare opere urbane come strade, rotatorie e bacino di laminazion­e. Tutti lavori per i quali l’amministra­zione Arquatese ha dato l’ok ed è in attesa progetto prima di dare il via ai cantieri pochi giorni fa. Mentre nella vicina Villamarza­na è tutto pronto, al netto del bacino di contenimen­to idrico, da due anni e mezzo. «Non subito, ma nei prossimi mesi - attacca ancora il primo cittadino Gabrielli- eleverò una barriera che chiuda il confine della macroarea con Arquà. Mi sono già informato con dei consulenti legali. Dopo di che potranno insediarsi le due aziende, una farmaceuti­ca e una meccanica in attesa da tempo di iniziare a lavorare a Villamarza­na». Poi sul perché l’affaire macroarea ufficializ­zato pochi giorni fa dal sindaco Turolla non sia cosi «trasparent­e» secondo Gabrielli, quest’ultimo racconterà la sua verità in una conferenza stampa che convocherà prossimame­nte.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy