Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Rosso ingaggia Pablito al Vicenza «Torno a casa e aspetto Baggio»
Vicenza, Rossi entra nel Cda. Mr Diesel: «Farà crescere il nostro club»
Grande colpo di Renzo Rosso, patron del Vicenza, che ha ingaggiato niente meno che Paolo Rossi, il cannoniere di fine anni Settanta del Vicenza. Rossi entrerà nel cda e sarà ambasciatore della società. «Torno in famiglia - dice -e aspetto Baggio».
Rossi, Rossi, Rossi. Paolo Rossi torna a Vicenza. Lì dove la leggenda è nata e dove tornerà a fiorire, ora, con la proprietà targata Renzo Rosso e i progetti che vogliono di nuovo in alto il Lane.
Dicono che ci sono tre urli che resteranno impressi nella storia: il manifesto della beat generation di Allen Ginsberg, la tempera di Edvard Munch e l’esplosione di Marco Tardelli dopo il 2-0 nella finale ai Mondiali di Spagna, contro la Germania. Quei Mondiali che segnarono il grande ritorno del bomber pratese: tre gol al Brasile (Rossi, Rossi, Rossi), due alla Polonia e uno alla Germania. Rossi goleador leggero come un passerotto al Vicenza tra il 1976 e il 1978, nella squadra di Gibì Fabbri che arrivò seconda in A, dietro solo alla Juve. Rossi «Pablito» in Argentina a 22 anni, quattro anni dopo eroe di Spagna e carrasco do Brasil, come è noto da 36 anni a questa parte tra il popolo verdeoro. Rossi pallone d’oro (solo quattro gli azzurri, oltre a lui Rivera, Cannavaro e l’altro vicentino Roby Baggio). Rossi, adesso, a 62 anni, è pronto a tornare nella «sua» Vicenza, che continua ad amarlo. Sarà «ambasciatore» del Vicenza e sarà attivo nella vita societaria del club biancorosso, negli eventi istituzionali e sociali targati Lane e nel Consiglio d’amministrazione.
«Rosso è un imprenditore conosciuto in tutto il mondo — dice Rossi — serio, capace e concreto. Sono contento di tornare a far parte di una grande famiglia che ho sempre avuto nel cuore. Vicenza mi ha dato tanto e tanto ha rappresentato per me, nella mia carriera e nella mia vita». Insomma, un ritorno di grande impatto, che senza dubbio potrà dare nuova linfa e nuova forza a un progetto, già piuttosto potente, che vuole riportare in fretta il Vicenza dove è stato a lungo, nel calcio che conta. Quello di serie A per intendersi. «Le carte adesso sono tutte in regola per costruire il Vicenza del futuro — riflette Rossi — si può fare un ottimo lavoro e raggiungere obiettivi importanti e far sì che la mia esperienza con questi colori, già vincente in campo, possa ripetersi. Avrò un ruolo di rappresentanza ma non di facciata: quando potrò sarò sempre a Vicenza, per partecipare ai Cda ma anche per sostenere le iniziative e i progetti del club». Insomma, il binomio Rosso-rossi sembra costruito apposta per mettere le fondamenta a un programma tanto serio quanto ambizioso. «Il progetto è serissimo — prosegue Rossi — e io sono contento di esserci. Baggio? Magari... Non lo sento da alcuni mesi ma lui è un idolo biancorosso, spero proprio che anche lui possa trovare la voglia di mettersi in gioco per il Vicenza».
Renzo Rosso sorride: il suo Vicenza è tra le big della serie C, ha la fiducia di oltre settemila abbonati e ora può contare su un mito planetario del football. «Oltre a essere un’icona del calcio italiano e vicentino — le parole di mister Diesel — Rossi è un ottimo manager e un grande intenditore di calcio. Con la sua esperienza e le sue conoscenze saprà dare un importante contributo al raggiungimento di traguardi sempre più importanti per la squadra». Rossi torna a Vicenza e il calcio, ogni tanto, sa raccontare ancora belle storie.