Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Rivolta contro il ministro Lezzi «La pazienza adesso è finita»
«Il centralismo è la causa degli squilibri Nord-sud e l’autonomia è la soluzione per superarli. Non si tentenni ulteriormente, la pazienza dei veneti verso chi si è preso un impegno ha un limite». Silvia Rizzotto, capogruppo della Lista Zaia in Regione, replica così alle parole del ministro per il Sud Barbara Lezzi (foto), che mercoledì ha negato in modo fermo la possibilità che le Regioni del Nord possano trattenere il loro surplus fiscale e promesso che l’autonomia non andrà a scapito delle Regioni del Sud, che anzi godranno delle risorse necessarie a colmare il gap tra settentrione e meridione. «Alcuni dei veneti che il 22 ottobre 2017 hanno votato a favore dell’autonomia sono elettori del Movimento 5 Stelle - prosegue Rizzotto . Non voglio pensare che, in nome di un presunto rischio di creare “squilibri”, questa strategica riforma si areni». Rizzotto non è l’unica a prendersela con Lezzi. Antonio De Poli, senatore dell’udc, si appella al premier Giuseppe Conte: «Deve porre fine alla babele gialloverde e dire con chiarezza qual è l’orientamento dell’esecutivo. Basta con i misteri. Il governo deve riferire in parlamento perché le parole del ministro Lezzi ci preoccupano molto: non trattenere il surplus fiscale vuol dire svuotare di fatto il traguardo dell’autonomia che, ricordiamo, rientra nel perimetro previsto dalla Costituzione». Infine, Marino Zorzato, consigliere regionale di Area Popolare, che stiletta i colleghi (di opposizione) del M5S a Palazzo Ferro Fini: «Lezzi vuol procedere sulla base del costo storico delle funzioni, ma allora dobbiamo dirci chiaramente che si tratta di una presa per i fondelli bella e buona. Non si può far campagna elettorale qui dicendosi a favore dell’autonomia e poi a Roma, con i ministri, svuotarla di significato applicando il costo storico anziché i costi standard».
(ma.bo.)