Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Rene malato per la prima volta prelevato con il robot
Nuovo passo avanti nel campo dei trapianti. L’azienda ospedaliera di Padova ha eseguito, per la prima volta in Veneto, il prelievo di un rene malato da una paziente di 63 anni con il robot. L’intervento, avvenuto alcuni giorni fa con successo, è durato meno di due ore e la nuova tecnica, che coniuga i vantaggi della laparoscopia con la precisione della chirurgia robotica, abbassa la percentuale di complicanze e accelera il recupero del malato, diminuendo il dolore post operatorio e migliorando i risultati estetici. La professoressa Lucrezia Furian, affiancata dalla dottoressa Cristina Silvestre, ha manovrato a distanza ravvicinata il robot, dotato di software che ottimizza la visione e la cura dei dettagli durante l’intervento, evitando sanguinamenti. Il rene prelevato è stato subito raffreddato in ghiaccio e perfuso con un’apposita soluzione.
A questo punto era pronta la seconda équipe guidata dal professor Paolo Rigotti, direttore del Centro Trapianti Rene e Pancreas che, espiantato appunto col robot il rene malato, ha trapiantato un organo sano alla paziente. Questo secondo intervento, che si è svolto per via tradizionale, è durato circa un’ora e mezza e il rene sano trapiantato nell’arco di un’ora ha ripreso prontamente a funzionare.
La paziente è stata dimessa dopo alcuni giorni.