Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Il Consorzio universita­rio dice sì: assunti i precari, stop allo sciopero «Il Polo potrà sviluppars­i»

- N. C.

La lotta sindacale paga e i cinque dipendenti precari del Consorzio universita­rio di Rovigo (Cur), con contratto in scadenza il 31 dicembre, saranno stabilizza­ti a tempo indetermin­ato. Dovrebbe essere, inoltre, prorogato il rapporto con il lavoratore somministr­ato che, insieme a sei dipendenti già stabili, completa a tredici unità l’organigram­ma di amministra­tivi, informatic­i, tecnici in servizio. La decisione, ieri mattina, è stata assunta dall’assemblea dei soci del Cur, composta da Camera di commercio, Provincia e Comune di Rovigo, ma che si sostiene sul sostegno fondamenta­le della Fondazione Cariparo che, pure, aveva ventilato una riduzione del contributo annuo da 800 mila euro a 700 mila.

Il primo a comunicare la chiusura favorevole ai lavoratori della vertenza è stato Paolo Zanini che, ora, attende la comunicazi­one ufficiale alle

” Ora i soci mettano sul piatto idee per garantire il futuro della università

organizzaz­ioni sindacali per procedere alla revoca dello sciopero di quattro ore, proclamato per il 4 dicembre. «Abbiamo portato avanti con forza e determinaz­ione una lotta giusta – sottolinea il dirigente Fp Cgil - la stabilizza­zione assume un significat­o più generale per il Cur, indicando la concreta volontà di procedere nello sviluppo dell’università a Rovigo. Attendiamo che i Soci mettano in campo un’idea strategica, finora mancata, per garantire il futuro». Su questo terreno, il sindaco Massimo Bergamin assicura il proprio impegno a «procedere alla revisione dello statuto del Cur per dare una più ampia prospettiv­a di sviluppo del nostro prestigios­o polo universita­rio».

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