Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Un sorso di Mùl (fra tradizione e alta tecnologia)
Una cantina innovativa, i vitigni locali e la memoria Sono questi gli ingredienti del successo di Alturis «Così ogni bottiglia racconta la storia della famiglia»
«Il nostro Red Mùl? È un vino con struttura del rosso e freschezza del bianco. Ma non abbiamo inventato nulla. In fondo facciamo solo rivivere un’antica tradizione friulana che scandiva il lavoro nei campi. I nostri nonni si svegliavano alle cinque per andare in campagna, con la zappa, e poi nel corso della mattinata trovavano un po’ di ristoro in osteria, bevendo un “mul”, un taglio, cioè un bicchiere di vino rosso tagliato con un po’ di bianco». Così Marco Zorzetting, 44 anni, terza generazione di una famiglia di vignaioli friulani, descrive la nuova etichetta nata in casa Altùris.
Un vino piacevole che trova un equilibrio di aromi e note nella composizione a base di Merlot (85%) e Sauvignon (15%). «Etichetta che abbiamo proposto sul mercato assieme al White Mùl, che nasce invece dall’incontro in bottiglia tra Chardonnay e Cabernet Sauvignon, in cui prevalgono la morbidezza e le note floreali del bianco». Un modo per guardare al futuro valorizzando il passato per chi, come Zorzetting, ha mosso i primi passi tra i filari di uva ascoltando antiche storie contadine. I 30 ettari di vigneti, che gestisce insieme al fratello Massimo (46 anni) e alla mamma Gabriella, si trovano all’estremo Nord Est, a due passi da Austria e Slovenia, sulle colline alle porte di Cividale del Friuli dove godono di un microclima unico perché «al riparo dai venti freddi del