Tredicesime e fisco, salasso ai lavoratori veneti

Tempo di tredicesime e il totale in Veneto, VENEZIA secondo l’ufficio studi della Cgia di Mestre, è stimato in 4,2 miliardi di euro. Peccato che un miliardo finirà in trattenute Irpef. L’auspicio della Cgia è che «qualcosa resti per far ripartire i consumi interni». Per i sindacati, la ricetta è alleggerire la pressione fiscale su pensionati e lavoratori.

Oltre 4 miliardi di tredicesime VENEZIA a dipendenti e pensionati in Veneto. La stima è della Cgia di Mestre che aggiunge: «Di questi, un miliardo secco resterà al fisco». I numeri elaborati dagli artigiani di Mestre, infatti, parlano di 4,2 miliardi di mensilità aggiuntiva erogati a dicembre in regione per 2,9 milioni di pensionati, operai e impiegati. A causa delle ritenute Irpef, rimarranno, netti, 3,2 miliardi. «Grazie alla gratifica natalizia - dice Paolo Zabeo direttore dell’ufficio studi della Cgia - si spera che a far festa siano anche i piccoli commercianti e le botteghe artigiane. È vero che una buona parte sarà spesa per la rata del mutuo, le bollette, il saldo dell’imu/ Tasi sulla seconda abitazione e la Tari ma è altrettanto auspicabile che la rimanente parte venga utilizzata per far ripartire i consumi interni. Anche perché negli ultimi 10 anni gli acquisti natalizi sono crollati di circa il 50 per cento, con una spesa complessiva che l’anno scorso in Veneto è stata di circa 1 miliardo di euro. Questa contrazione ha penalizzato soprattutto i negozi di vicinato».

Numeri che Christian Ferrari, segretario regionale della Cgil analizza così: «Ricordo che nel paese dell’evasione 120 miliardi annui - lavoratori e pensionati garantiscono l’85% del gettito Irpef. Abbiamo un sistema fiscale profondamente iniquo e squilibrato. Per rilanciare i consumi interni si dovrebbe ridurre il peso fiscale su stipendi e pensioni invece il sedicente governo del cambiamento parla di condoni e sanatorie. Da oltre vent’anni la musica è sempre la stessa».

Gerardo Colamarco, omologo della Uil non è più ottimista: « La tredicesima, mai come quest’anno, servirà per sanare debiti, pagare tasse e mutui, ma non credo darà una grande spinta ai consumi e al rilancio dell’economia. La manovra che sta preparando il governo, e che dovrà essere riscritta nei prossimi giorni, dovrà tenere conto di questa situazione».

Ressa Acquisti natalizi