Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Meneghin e Simeoni nel nuovo Comitato per lo sport

I due atleti veneti entrano nell’ente voluto dal governo. «C’è da lavorare su impianti e scuole»

- M.S.

«L’impiantist­ica in Italia VERONA è sempre un po’ un problema, penso anche a Venezia dove si combatte da anni per avere un palazzetto dello sport moderno», riflette Dino Meneghin. «Però per impianti d’atletica il Veneto sta facendo passi in avanti», gli va dietro Sara Simeoni, che assicura: «Il comitato si occuperà anche di promozione dello sport a scuola, cosa che io faccio da sempre, penso all’ultimo progetto sul fair play».

Risponde al telefono da Milano, Dino Meneghin. Dalla sua Verona, invece, Sara Simeoni. Sono loro i due grandi volti veneti dello sport nel nuovo Comitato per la promozione di eventi sportivi di rilevanza nazionale e internazio­nale. Un comitato voluto dal governo Lega-m5s. Un comitato in cui Meneghin, bellunese di Alano di Piave, 68 anni, argento olimpico nel basket, e Simeoni, 65 anni, scaligera di Rivoli Veronese, Signora del salto in alto e Atleta del Secolo (Coni), sono in compagnia di figure come Nino Benvenuti, Arrigo Sacchi, Francesco Moser, Klaus Dibiasi ed Eleonora Lo Bianco.

«Pianificaz­ione, preparazio­ne, organizzaz­ione e promozione di eventi sportivi di rilevanza nazionale e internazio­nale». Il tutto coordinand­o il lavoro di altri enti e istituzion­i. È questo il profilo del comitato. Anche se Meneghin ammette di aver chiesto «una riunione con tutti gli altri e il sottosegre­tario Giorgetti, il prima possibile, per capire bene cosa si potrà fare e come». I grandi eventi sportivi dovrebbero essere il fulcro. «C’è ad esempio - fa Meneghin - la candidatur­a di Milano e Cortina per i Giochi invernali 2026, evento enorme, che può coinvolger­e due realtà già preparate e all’altezza. La domanda è come possiamo aiutare. Di certo il nostro sport è carente negli impianti: a Milano manca la pista per un mondiale d’atletica, basket e pallavolo non hanno un palazzetto polivalent­e da 20mila posti che possa ospitare anche concerti e meeting». Secondo Simeoni, «quanto a impianti c’è tanto da fare ma in Veneto c’è movimento, penso al rifaciment­o del Colbachini a Padova e dell’impianto di Basso Acquar a Verona. Mi piacerebbe anche che il comitato portasse i campioni azzurri nel territorio. Quando gareggiavo, i meeting italiani dovevano avere la precedenza perché vedere i campioni aiutava a creare passione».

Simeoni Vorrei dei meeting per portare nel territorio i campioni azzurri

Meneghin Impianti vecchi, Venezia si batte da anni per un palazzetto

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