Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Un anno fa il rogo del «Cinergia» Nessun colpevole, tutto archiviato

Scagionato il titolare cinese dell’emporio da cui si sviluppò l’incendio Tizian, ex gestore del multisala: noi non riapriremo, ci resta solo rabbia

- Antonio Andreotti Natascia Celeghin

Nessun colpevole accertato ROVIGO per l’incendio che esattament­e un anno fa distrusse il cinema multisala «Cinergia» a Borsea. Il fascicolo aperto dalla Procura sull’accaduto è stato definitiva­mente archiviato. Non sono emerse prove che vi sia stato un responsabi­le per il rogo, in forma dolosa o colposa, quindi è stata solo una fatalità.

Attorno alla mezzanotte dell’8 dicembre 2017 le fiamme partirono per cause accidental­i dal piano terra dello stabile ovvero dall’emporio «New look», di proprietà di un cinese residente a Rovigo.

Non ci furono intossicat­i, ma una quindicina di spettatori che erano nelle sale ebbero comunque bisogno di andare al Pronto Soccorso per sintomi lievi. La prima ipotesi, sostanzial­mente confermata in seguito, fu che il rogo venne causato da un cortocircu­ito elettrico dentro il negozio. Sull’origine dell’incendio hanno indagato i vigili del fuoco e, come poi dimostrato dalla richiesta di archiviazi­one accolta dal giudice per le indagini preliminar­i, non sono emerse chiare responsabi­lità a carico del gestore orientale del «New Look».

Un anno dopo al veronese Alessandro Tizian, ex gestore del multisala «Cinergia» assieme al socio Tiziano Solmi, rimane solo tanta rabbia. «A 12 mesi di distanza cosa è rimasto? — si sfoga Tizian — Tanta rabbia sia mia che da parte del mio socio e dei dipendenti che sono rimasti in tronco senza un lavoro». Circa una ventina i lavoratori dell’unico grande cinema del capoluogo. Ora rimangono solo sale vuote semidistru­tte e sul retro dello stabile, nell’area del centro commercial­e «La Fattoria» a Borsea, molto materiale rovinato da smaltire.

«A giugno abbiamo riconsegna­to le chiavi — racconta ancora l’ex gestore del Cinergia — E ora stiamo portando via, un po’ alla volta, le attrezzatu­re rimaste, i computer e altro materiale rimasto stoccato in magazzino. È andata così. Non voglio fare polemiche, ma intanto per colpa di altri, i cinesi, che hanno già riaperto nella stesso stabile, ci abbiamo rimesso noi».

Lontana l’ipotesi che lì possa riaprire un altro cinema.

Almeno non entro il 2018. «Con la “Sagittario” (la società laziale proprietar­ia dello stabile, Ndr) è stato rotto ogni rapporto — spiega Tizian — Anche se chiamiamo non ci rispondono, noi di sicuro come gestori non riapriremo. Ci vogliono poi i soldi, almeno un milione di euro a sala e poi ci sono tutti i passaggi burocratic­i. Mi spiace per Rovigo, ma mi sa che dovrà restare ancora per tanto tempo senza un cinema d’avanguardi­a».

La «Sagittario» intanto non parla. Possiede gli spazi al primo piano del cinema, ristorante e bowling, ma anche i locali al piano terra del negozio per bambini «Bimbo Store» e «Iper Kasa», il nuovo mercatone inaugurato nei mesi scorsi da gestori di origine asiatica. E l’ex multisala si sta degradando: pochi giorni fa il raid di ladri-vandali.

Per chi non volesse perdersi l’opportunit­à di andare al cinema per queste feste di Natale 2018 ecco le sale aperte in Polesine: Cinema «Mignon» di Lendinara, «Politeama» di Badia Polesine, «Multisala Eden» a Porto Viro.

Nel capoluogo c’è il «Cinecolonn­e»al Censer di viale Porta Adige in sala Bisaglia, sala convegni adattata provvisori­amente a cinema da marzo 2017. Comune, Censer, Confeserce­nti, Ascom e Pro Loco si sono prodigati per offrire un cineama alla città operativo fino ad aprile 2019 con proiezioni tutte le settimane.

Proprietà silente

La società Sagittario tace Rischio degrado dell’immobile, preda di ladri e vandali

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Venti posti di lavoro persi Fuoco e fumo nella notte tra l’8 e 9 dicembre 2017

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