Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Visita a scuola del vescovo negata, scelta opportuna: è un personaggio discusso
Nei giorni scorsi, a Porto Tolle, non è stato consentito al vescovo di Chioggia di estendere la sua visita all’istituto Comprensivo, in quanto il dirigente ha affermato che la scuola è laica e la visita era inopportuna. La notizia è rimbalzata sui giornali, suscitando una serie di «crucifige» con, in prima linea, l’assessore regionale alla Pubblica istruzione Elena Donazzan, che ha annunciato un’ispezione, aggiungendo: «Dire di no al vescovo è come dire di no alla visita del sindaco». Tale equiparazione non è, a mio avviso, condivisibile: il sindaco è un’autorità prevista dall’ordinamento giuridico italiano, il vescovo no. E il fatto di rivestire un ruolo importante in una gerarchia ecclesiastica non è un «passpartout». Il dirigente ha dato una risposta «metodologica»: «Avrei accettato solo in contraddittorio con rappresentanti di altre confessioni o atei». Tale risposta suscita perplessità per la difficoltà, in nome del pluralismo, di avere la contemporanea presenza di rappresentanti di tutte le religioni. Al posto suo avrei «soggettivizzato» la decisione. Il succitato presule è noto per le sue pubbliche esternazioni. Un anno fa il titolare di uno stabilimento balneare è stato denunciato dalla Digos alla Procura per apologia del fascismo. Tra l’altro, aveva esposto molti poster di Mussolini e di saluti romani, rimossi per ordine della Prefettura. Il vescovo ha dichiarato alla stampa «una bufera per quattro cartelli goliardici». Poi ha ironizzato su una sentenza, polemizzando con l’associazione magistrati. Parlando della legittima difesa ha, in un’intervista, dichiarato: «Ero in canonica, entrarono due uomini e un pezzo di marcantonio mi disse “fermo o sei morto”. Reagii d’impulso, gli tirai un destro che lo mandò steso a terra. Fu un atto istintivo, senza pensarci. Ma così avviene quando uno è portato alla difesa». Vi è la massima libertà di opinione, ma secondo me era meglio che un siffatto personaggio stesse a casa sua od ove è gradito.