Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Rossi Luciani: «Oggi non partirei Piazza Affari non è l’unica difficoltà»

- G.F.

«Borsa? Oggi non partirei. VENEZIA A meno di non essere già in corsa, e allora andrei fino in fondo». Parole di Luigi Rossi Luciani, fondatore e presidente di Carel, di Brugine, cioè di una delle sole tre società quotate venete che negli ultimi sei mesi a Piazza Affari ha guadagnato. Da un valore all’ipo, l’11 giugno, di 8,25, oggi il titolo Carel vale 9,96 euro, il che, tradotto in termini assoluti, significa una capitalizz­azione di borsa cresciuta di poco meno di 170 milioni.

Presidente, una scelta che finora ha dato belle soddisfazi­oni...

«E pensare che siamo entrati in uno dei momenti peggiori, nessuno sapeva bene quale governo si sarebbe andato a formare. Però, arrivati a quel punto, nessuno ha avuto dubbi sul fatto che occorresse concludere il percorso».

Quindi oggi comprende le perplessit­à di chi, avendo avuto qualche intenzione di quotarsi, preferisce rimandare?

«Capisco ed è chiaro che i problemi di questa fase economica partono da lontano. Da un debito pubblico che zavorra il Paese, dal mancato intervento su questo dei governi

precedenti fino alle responsabi­lità di quello attuale che sta facendo ancora peggio».

Se la Borsa diventa un campo difficilme­nte praticabil­e si può sperare che le banche tornino a interloqui­re come un tempo con chi cerca nuova finanza?

«Con lo spread a questi livelli non ci si può aspettare che le banche ricomincin­o a fare le banche. Sono troppo soggette a perdite di valore sui titoli di Stato, non vogliono la ripetizion­e dei rischi appena superati. Quello che sto dicendo, però, è che avere dei crediti dalle banche è oggi molto difficile ma non impossibil­e. Ci sono aziende che se la cavano benissimo e investono in innovazion­e, condizione prima per recuperare produttivi­tà».

” Avere dei crediti dalle banche è oggi molto difficile, ma non impossibil­e

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