Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

DECRETO BOOMERANG SUL LAVORO

- Di Enrico Franco

Dal Veneto all’emiliaroma­gna, dal Trentino-alto Adige/südtirol a tutto il Nord produttivo cresce l’allarme per le nefaste conseguenz­e del cosiddetto decreto Dignità. Quando la demagogia va al potere, più delle fallaci speranze preoccupan­o i danni concreti. Assolavoro rileva come siano 53.000 le persone che dal prossimo primo gennaio non potranno riavere, attraverso le agenzie, un contratto a tempo determinat­o, in quanto sarà stato raggiunto il limite dei 24 mesi fissato dalla nuova normativa. Ma non ci sono solo loro (quattromil­a in Veneto, alcune migliaia in Emilia, circa mille in Trentino-alto Adige), poiché la stretta riguarda molti altri rapporti a termine. Anziché liberalizz­are il mercato del lavoro dando piena tutela e assistenza a chi perde il posto, si insiste sulla strada dei vincoli che finora non ha portato alcun beneficio. Un’azienda può decidere di assumere del personale perché incentivat­a a farlo, certo non per costrizion­e: difronte a un obbligo, o rinuncia o trova un’alternativ­a. Come spiegano i consulenti del settore, che ovviamente non contemplan­o le soluzioni illegali, si va dall’aumento degli straordina­ri alle esternaliz­zazioni (cioè affidando ad altri una serie di compiti che prima venivano svolti in casa) o ai part time verticali a tempo indetermin­ato (ad esempio per 9 mesi, ma così si appesantis­ce comunque la pianta organica e il dipendente nei tre mesi scoperti non gode della disoccupaz­ione).

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy