Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Molo 5, indagini chiuse sulla banda dello spray «Seminarono il panico»

Due giovani sotto accusa, il pm chiederà il processo

- Alberto Zorzi

Quattro ventenni sono a processo a Padova per averlo fatto durante il concerto del dj David Guetta al Poste Pay Sound Festival del 28 luglio 2017. E nell’inchiesta di Torino che ha portato alla richiesta di giudizio per 11 membri di una banca nordafrica­na – quattro dei quali coinvolti anche nel caos di piazza San Carlo a Torino durante la finale di Champions League del 3 giugno 2017 – è anche contestato la follia dello scorso 13 gennaio alla discoteca «Dorian Gray» di Verona. Ora tocca invece alla procura di Venezia, che ha chiuso le indagini ed è pronta a chiedere il processo per la banda di giovanissi­mi provenient­i da Emilia-romagna e Liguria, accusati di aver rapinato una catenina d’oro nel corso di una festa al Molo 5, noto locale di Marghera, il 23 dicembre di un anno fa.

Il pm lagunare Roberto Terzo ha infatti messo sotto accusa un paio di loro, ventenni, che presto finiranno di fronte al gip con l’accusa di rapina. Ma ce ne sono altri tre che

Il gestore Quando ti trovi una folla nel panico devi agire con freddezza

avevano meno di 18 anni, di cui si occupa il tribunale dei minorenni. Il modus operandi è sempre lo stesso e tra i gestori di locali del Nordest si parla di 3-4 bande in azione: una parte si dedica al furto di gioielli (spesso catenine), che spesso si trasforma in rapina con le minacce, mentre poi ci sono i «pali» che controllan­o la situazione e, in caso di mala parata, sono pronti ad azionare lo spray urticante per coprire la fuga, senza scrupoli come sarebbe avvenuto nella tragedia di venerdì scorso a Corinaldo, vicino ad Ancona.

Al Molo 5 era accaduto proprio questo. A un ragazzo era stata strappata la catenina, ma se ne era accorto ed era nato uno scontro, fatto di minacce. Alla fine era intervenut­a la sicurezza ed era stata individuat­a una banda di quattro persone, che erano poi state portate fuori dal locale in attesa di chiamare la polizia. Ma in quel momento probabilme­nte il quinto, che era all’interno, aveva spruzzato lo spray al peperoncin­o, scatenando il panico. A quel punto i bodyguard avevano dovuto mollare la banda, che era scappata. A «incastrarl­i» anche il fatto che, quando erano arrivati al Molo 5, la security si era insospetti­ta e li aveva tenuti fuori; loro avevano richiamato per telefono prenotando un tavolo, ma quest’operazione aveva «consegnato» il loro numero, che nel corso delle indagini è stato girato agli inquirenti del commissari­ato di Marghera. Dall’incrocio tra telefono, videoripre­se e testimonia­nze l’identità dei ladri è stata scoperta e ora il pm Terzo è pronto a portarli a processo.

Fortunatam­ente in quel caso non c’erano stati feriti, tranne una manciata di ragazzi che era andata in pronto soccorso per il bruciore agli occhi. «Il nostro piano di emergenza non prevedeva specificam­ente un “esodo” fuori controllo come questo ricorda uno dei gestori del Molo 5, Andrea Bacciolo - però ha comunque retto bene. Del resto il nostro locale è molto diverso, abbiamo un ampio spazio aperto dove ci stanno duemila persone, ben più delle 1700 circa delle sale interne». Il recente episodio potrà però far rivedere alcune cose. «Noi siamo a posto, ma l’altra notte non ho dormito conclude Bacciolo - Puoi avere tutta la formazione che vuoi, fare i briefing, ma quando ti trovi una folla nel panico devi avere il sangue freddo».

 ??  ?? Nel mirinoIl Molo 5 può ospitare migliaia di persone. La coppia fu incastrata anche dalla security, che l’aveva notata
Nel mirinoIl Molo 5 può ospitare migliaia di persone. La coppia fu incastrata anche dalla security, che l’aveva notata
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy