Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Regione (e sanità) finiscono sulla nuvola con il cloud di Google
A far da apripista in ambito sanitario, negli ultimi anni, è stato il consorzio Arsena’l di Treviso, centro di competenza ehealth della Regione. Lì il cloud (salvataggio e condivisione di dati su una «nuvola» virtuale) è pane quotidiano. Ora, però, sarà l’intera macchina della Regione Veneto a finire sul cloud, anzi, sul cloud di Google che, con un’offerta a 10,7 milioni su base d’asta di 15, per cinque anni offrirà il servizio al Veneto. Non è la prima Regione in Italia ad approdare sulla nuvola ma è la prima per «coraggio» dice il vicepresidente Gianluca Forcolin che ha la delega all’agenda digitale. «Coraggio» perché si parte in massa. Saranno coinvolti circa 85mila dipendenti del sistema-regione. Vale a dire ma anche quelli di Veneto Lavoro, per citarne uno e, soprattutto del sistema sanitario regionale. In casi di emergenza, come l’ultima ondata di maltempo, un tecnico di Arpav potrà accedere in tempo reale a documenti della Protezione civile. E, in più, i dipendenti potranno lavorare anche da casa (è partita da poco la sperimentazione per lo smart working). Sulla sicurezza garantisce il country manager di Google Fabio Fregi: «Sfidiamo gli hacker, con tanto di premi di consolazione quando non riescono a entrare nei nostri sistemi». Il cloud in sanità spiana la strada alle machine learning, macchine «che imparano» sperimentate da Arsena’l. Un algoritmo, a partire dalle lettere di dimissione farà diagnosi in anticipo.e poi, una macchina scansionerà vecchi esami medici da inserire in quel fascicolo sanitario regionale il cui avvio su larga scala è in programma a gennaio. (m.za.)