Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Capitale del volontariato «Un grande evento al via»
(d.d’a.) A distanza di sei giorni dall’ufficialità del verdetto, ieri mattina, nella Sala Rossini del Caffè Pedrocchi, Padova ha fatto festa per il riconoscimento di capitale europea del volontariato per il 2020. Per celebrare a dovere l’evento c’erano il sindaco Sergio Giordani, l’assessore cittadino al Volontariato, Cristina Piva, e soprattutto Emanuele Alecci, presidente provinciale del Csv, il centro servizi volontariato di Padova e provincia. «Il premio che abbiamo ottenuto e che speriamo di onorare al meglio – ha detto Alecci senza nascondere un pizzico di emozione – va alle oltre 6.400 associazioni padovane che operano nel terzo settore e che, dal sociale all’ambiente passando per la cultura e lo sport fino alla sanità e alla cooperazione internazionale, vedono impegnati più di 280 mila volontari». Ma nell’attesa di ricevere qualche contributo economico dalla Regione e dal governo, cosa significherà essere per un anno la capitale europea del volontariato? «Nel 2020, ci sarà un grande evento inaugurale a gennaio e poi – ha spiegato ancora Alecci – ci saranno almeno tre-quattro seminari internazionali al mese. Quindi, a ottobre, ci sarà il convegno nazionale di tutti i Csv d’italia. E infine, a dicembre, la cerimonia conclusiva con la proclamazione della capitale europea del volontariato del 2022».