Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Forze speciali ai mercatini, agenti nelle disco

Venezia e Treviso rafforzano la vigilanza su eventi natalizi e luoghi-simbolo Unità di pronto intervento a Verona. Gabrielli: «Sicurezza, si fa il massimo»

- A.pri.

Torna la massima allerta terrorismo. L’attentato a Strasburgo ha fatto sentire le sue ripercussi­oni anche in Veneto, con i prefetti che hanno ordinato di innalzare la vigilanza su tutto il territorio. I controlli riguardera­nno non solo i «tradiziona­li» obiettivi sensibili - come monumenti, sinagoghe e basiliche - ma anche gli eventi che, specie in questo periodo dell’anno, vengono organizzat­i un po’ ovunque. E dopo quanto avvenuto in Francia (e prima ancora, nel dicembre del 2016, a Berlino), sotto osservazio­ne finiscono soprattutt­o i mercatini di Natale.

«Abbiamo previsto di potenziare la sorveglian­za anche nelle zone del centro dove sono state allestite, come ogni anno, le bancarelle che richiamano decine di migliaia di visitatori», spiega il prefetto di Verona, Salvatore Mulas, che con il Comitato per l’ordine pubblico già nelle scorse settimane aveva concordato il posizionam­ento dei new jersey per impedire ad auto e mezzi pesanti di raggiunger­e le piazze del capoluogo. «Al momento tutti gli uomini disponibil­i si occupano di garantire la sicurezza in città - prosegue - ma ho chiesto che giungano rinforzi dal Reparto di prevenzion­e crimine di Padova e di attivare le unità di pronto intervento di polizia e carabinier­i». Si tratta delle «Uopi», unità armate in grado di intervenir­e in pochi minuti in caso di attentato. «A Padova sono una ventina di uomini altamente specializz­ati, che monitorano i luoghi sensibili», spiega il questore Paolo Fassari.

Linea simile anche a Venezia, dove il prefetto Vittorio Zappalorto si prepara a diramare una circolare a tutti i sindaci nella quale annuncia l’innalzamen­to del livello di guardia. «Abbiamo già i militari dislocati in città - spiega ora è in programma una riunione tecnica che sancirà il rafforzame­nto di ogni forma di controllo su tutti gli eventi in grado di calamitare un grosso numero di visitatori: penso non soltanto ai mercatini ma anche alle discoteche e agli eventi fieristici».

A Treviso ieri è stato convocato il Comitato per la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto Maria Rosaria Laganà. «Durante l’incontro - si legge in una nota - sono state intensific­ate le misure di vigilanza».

Ieri proprio trovava il capo in Veneto si della Polizia, Franco Gabrielli, che a Venezia ha firmato un protocollo d’intesa per la ricollocaz­ione della questura. «L’attacco di Strasburgo - ammette - è il campanello d’allarme di una minaccia che sappiamo essere immanente e che riguarda il nostro continente. Aspettiamo di capire le dinamiche del gesto ma, quando un’azione colpisce così in modo indiscrimi­nato, si tratta di terrorismo, al di là delle motivazion­i».

Nelle scorse settimane, su alcuni canali Telegram filojihadi­sti, era circolato un fotomontag­gio che mostrava un terrorista armato che guardava Venezia e la bandiera nera dell’isis sventolare sulla cupola della Madonna della Salute. Più che una minaccia diretta al capoluogo regionale - era stata l’analisi degli esperti dell’antiterror­ismo - una forma di propaganda per galvanizza­re i «lupi solitari».

Alla domanda se vi siano rischi per l’italia, Gabrielli sottolinea che «la prevenzion­e non sempre è raccontabi­le. Dal gennaio 2015, 360 persone sono state allontanat­e perché pericolose. I risultati positivi ci sono. La veicolazio­ne di informazio­ni permette di prevenire forme di radicalizz­azione». Insomma, per il capo della Polizia «oggi l’italia è un Paese sicuro» ma questo non vuol dire che vi sia un rischio zero. «I cittadini - conclude -non possono cambiare le loro abitudini, devono vivere e pretendere che le forze di sicurezza facciano al massimo la loro attività. E finora ci siamo riusciti».

Mulas

Il Comitato per l’ordine pubblico ha già deciso di mettere i new jersey

Zappalorto Pronta la circolare per i sindaci sull’innalzamen­to dell’allerta

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(Sartori) Soldati in piazza I militari schierati ai mercatini di Natale di Verona già ieri
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Spiegament­o di forze Militari a vigilare sul centro di Verona che, con i suoi mercatini di Natale, in queste settimane è preso d’assalto dai turisti
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