Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Primo verbale dei vigili in Veneto Riceve multa da 1700 euro «I fari disturbano le stelle»

Padova, sanzione da 1.715 euro per inquinamen­to luminoso. Esultano gli astrofili

- Priante

Una multa da 1.715 euro per aver disturbato ciò che per l’unesco è Patrimonio dell’umanità: il cielo stellato. A essere multata dagli uomini della polizia locale una concession­aria d’auto di Padova dopo una segnalazio­ne di Arpav su fari «non regolament­ari».

S’è visto recapitare una PADOVA multa da 1.715 euro per aver «disturbato» ciò che per l’unesco è un Patrimonio mondiale dell’umanità: il cielo stellato. Non era mai accaduto. La colpa del titolare di una concession­aria d’auto di Padova era stata quella di aver posizionat­o dei fari in modo scorretto. E così, per la prima volta in Veneto, viene sanzionato il principale «nemico» delle stelle: l’inquinamen­to luminoso.

A diffondere la notizia è stata l’associazio­ne Veneto Stellato, che riunisce i gruppi astrofili sparsi per la nostra regione. Un esercito di appassiona­ti che osservano e studiano il nostro Universo e che da anni si battono contro la miriade di lampadine che, specie nelle città, impedisce di vedere le costellazi­oni che circondano la Terra.

Un problema non da poco, al punto che per difendere la qualità del cielo notturno, è scesa in campo anche l’agenzia regionale per l’ambiente. «Non è soltanto una questione astronomic­a – assicurano gli esperti di Arpav – questo tipo di inquinamen­to altera molti equilibri». Il danno alla comunità scientific­a, insomma, è solo uno dei tanti. C’è quello culturale «perché gran parte degli scolari vede le costellazi­oni celesti solo sui libri di scuola», spiegano. E il danno ecologico, visto che «le intense fonti luminose alterano il normale oscurament­o notturno influenzan­do negativame­nte il ciclo della fotosintes­i clorofilli­ana che le piante svolgono nel corso della notte», ma anche sanitario «perché la troppa luce o la sua diffusione in ore notturne destinate al riposo provoca diversi disturbi». Infine, problema non da poco, c’è l’aspetto economico: «Una grossa percentual­e dei circa 7.150 milioni di chilowatt utilizzati per illuminare strade e monumenti - conclude Arpav - viene inviata senza ragione direttamen­te in cielo».

Ed è proprio da qui che na- sce il problema: troppo spesso i fari diffondono (inutilment­e) la luce anche verso l’alto. Non tutti, però, sanno che è vietato: nove anni fa la Regione ha introdotto una legge per il contenimen­to dell’inquinamen­to luminoso. Tra i vari accorgimen­ti, la normativa impone di indirizzar­e la luce verso il basso o, se proprio non si può fare altrimenti, in orizzontal­e.

«La situazione in Veneto è tragica – assicura il presidente di Veneto Stellato, Leopoldo Dalla Gassa – l’illuminazi­one delle nostre città spesso rende impossibil­e osservare le stelle. Finora abbiamo segnalato circa quattromil­a violazioni ma è la prima volta che si arriva a comminare una multa. È un passo avanti molto importante, perché può spronare le persone ad avere più rispetto dell’ambiente che le circonda».

In generale, dopo il sopralluog­o dell’arpav ai trasgresso­ri vengono lasciati novanta giorni per mettersi in regola. E così si ha tutto il tempo per evitare la sanzione. Ma una concession­aria di Padova ha deciso di ignorare l’avvertimen­to emesso dagli ispettori dell’agenzia che nel maggio del 2018 avevano rilevato l’infrazione. Il risultato è che il 27 novembre la polizia locale della città del Santo ha spiccato la multa proprio per la violazione della norma regionale contro l’inquinamen­to luminoso. Sul piazzale della rivendita di automobili – si legge nel verbale – sono puntati «cinque proiettori installati in un unico palo di sostegno, che emettono ciascuno un fascio luminoso oltre i 90 gradi (e quindi rivolto anche verso il cielo, ndr). Come previsto, la sanzione di euro 343,33 viene applicata per ogni punto luce presente». In totale fanno 1.715 euro. Ma ancor prima di pagare, il titolare della concession­aria dovrà spostare quei fari: le stelle non vanno disturbate.

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 ??  ?? Polizia locale Dagli agenti di Padova, su indicazion­e di Arpav, la prima multa per violazione della legge sull’inquinamen­to luminoso
Polizia locale Dagli agenti di Padova, su indicazion­e di Arpav, la prima multa per violazione della legge sull’inquinamen­to luminoso

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