Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
«Pendolaria»: Sfmr tramontata, servono più treni e collegamenti con i piccoli centri
Legambiente fotografa lo stato dell’arte dei pendolari dei treni italiani e non risparmia critiche neppure al Veneto. Secondo l’ultimo rapporto «Pendolaria», infatti, «È prioritario investire sul servizio di trasporto ferroviario per i pendolari della regione: la Lombardia ha 2.204 corse ogni giorno, il Veneto con meno della metà degli abitanti arriva solo a 747. Vale a dire che non si può più rimandare il completamento del progetto di una metropolitana per la grande area urbana Padova-venezia-treviso». All’appello, secondo il dossier di Legambiente mancano ancora alcune opere «ma sin da subito bisogna anche investire di più sul servizio, rendendo più appetibile un’offerta ad oggi giudicata ancora carente su alcune tratte. In parallelo andrebbero servite meglio alcune stazioni che possono essere cruciali per ridurre il traffico di ingresso nelle città. Necessaria, infine, anche l’elettrificazione e il potenziamento della linea Verona-rovigo». A scorrere, però, le tabelle dei singoli progetti, il quadro veneto si rasserena un po’: per la metropolitana di superficie sul triangolo Padova-venezia-treviso, si parla di un bacino d’utenza di 2,6 milioni di persone. Il costo per il completamento dell’opera è di 430 milioni di euro di cui, disponibili, 420, la quasi totalità. Va peggio per l’elettrificazione della Verona-rovigo: il bacino d’utenza è di 430 mila utenti, costo stimato 30 milioni di cui non un centesimo disponibile. Il dossier evidenzia come siano aumentati anche in Veneto i collegamenti fra i centri principali a discapito, però, proprio di quelli minori come Rovigo. Il focus sulla metropolitana di superficie accusa: «In Veneto, tramontato il progetto di metropolitana regionale drammaticamente abbandonato per volontà dell’amministrazione regionale, rimane comunque indispensabile la metropolitana per la grande area urbana Padova-venezia-treviso. Ma si deve iniziare dal servizio carente in alcune aree: la tratta di circa 60 km Padova-treviso essendo priva di Regionali Veloci è coperta in 1 ora e 6 minuti». E poi altri esempi: potenziare alcune stazioni alleggerirebbe il traffico sui centri come Padova come a Mestrino o il raddoppio della Maernecastelfranco. Intanto domenica ci sarà lo sciopero del personale mobile di Trenitalia, dalle 9 alle 17. L’'orario ferroviario è entrato in vigore il 9 dicembre e, spiega l’assessore regionale ai Trasporti Elisa De Berti: «Con questo orario puntiamo ad aumentare l’offerta nelle aree a maggior domanda, soprattutto di lavoratori e studenti, e a razionalizzare i servizi nei bacini con scarsa domanda e bassissime frequentazioni. Su una delle tratte più frequentate, la Venezia-padova, abbiamo scelto di rinforzare i collegamenti nelle ore centrali del mattino». E fra le principali novità c’è proprio il potenziamento della Venezia - Verona e Venezia - Rovigo.