Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Pugno dal bullo, interviene la scuola
Vigodarzere, preside e Comune in campo: si valutano sanzioni
Rischia di non poter più salire sullo scuolabus e di saltare le gite scolastiche il tredicenne che lunedì ha preso a pugni in testa un compagno sul pulmino nel doposcuola. L’episodio di bullismo ha visto coinvolti due ragazzini che frequentano le medie a Vigodarzere, uno (la vittima) è affetto da alcuni problemi cognitivi. Ha dodici anni. A postare su Facebook l’intera vicenda è stata la zia. La madre del giovane ha poi informato i carabinieri, pur senza sporgere querela.
Ieri la preside Antonella Visentin ha incontrato i due protagonisti dell’episodio insieme alle rispettive famiglie. Di quanto avvenuto è stato informato anche il Comune che tramite il consorzio Unione Medio Brenta gestisce il sistema di trasporto scolastico. «È stato aperto un provvedimento disciplinare - spiega la dirigente scolastica- per la parte sanzionatoria sarà il consiglio di classe a decidere. Da vent’anni siamo sensibili al tema del bullismo e ora intensificheremo le attività preventive». Il tredicenne rischia la sospensione dalle lezioni o in alternativa di dover rinunciare ad alcune attività extra scolastiche. Una volta recepito l’orientamento dell’istituto anche il Comune potrà scegliere se applicare eventuali punizioni. «Abbiamo subito attivato la procedura del caso – spiega il vicesindaco Roberto Zanovello - la preside ha già sentito le due parti e ha ricostruito la vicenda. La decisione iniziale spetta al consiglio di classe, poi noi valuteremo eventuali sanzioni anche in base al regolamento sull’utilizzo degli scuolabus. Nei casi più gravi è prevista anche l’impossibilità per il ragazzino di usufruire per un periodo del servizio», cosa che ovviamente recherebbe più di un disagio al ragazzino sotto accusa. «L’importante ora - conclude Zanovello - è proseguire nel percorso educativo e far capire che la diversità non è un limite ma un pregio». (a.pist.)