Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Maltrattamenti nell’asilo a Ficarolo La teste d’accusa: «Non li ho visti»
Nessuno ha visto di persona le imputate, due maestre e una collaboratrice scolastica, maltrattare i bambini all’asilo nido «Peter Pan» di Ficarolo. Ieri nell’udienza una teste dell’accusa che, all’epoca dei fatti (marzo 2014–febbraio 2015) era assunta part-time come maestra al «Peter Pan», ha fatto scricchiolare l’accusa. La testimone ha spiegato di non aver avuto contezza diretta di maltrattamenti ai bimbi, come capelli tirati ai più vivaci o imposizione di mangiare il cibo, anche se caduto per terra. «Mi sembrava che le maestre fossero troppo severe, ma non ho mai visto di persona le imputate maltrattare i bimbi» ha detto la testimone.
A processo la 35enne di Ficarolo Barbara Calza, addetta alle pulizie che ha un numero limitato di episodi contestati e le maestre Maria Crivellaro di Ficarolo (59 anni) e Andrea Contiero di Boara Pisani (26 anni). Gli episodi contestati alle tre donne, che non sono più all’asilo, sono in tutto circa 150, sette i minori costituiti parte civile.
Intanto diventata definitiva la condanna a carico di Maurizio De Gaspari, 60enne rodigino dipendente del Tribunale arrestato dalla Squadra Mobile nel marzo 2015 per richieste indebite di denaro agli utenti mentre svolgeva la funzione di addetto alle fotocopie al Palazzo di Giustizia di via Verdi.
Condannato a 4 anni in abbreviato a fine
2015, nel dicembre
2016 a De Gaspari in
Appello riformulata la condanna ad un anno e otto mesi nel dicembre di due anni fa. Il ricorso in Cassazione di De Gaspari è stato respinto e così viene condannato, in maniera definitiva, a 20 mesi per due episodi di truffa aggravata allo
Stato e per peculato mediante profitto dell’errore altrui
Intanto a Rovigo stanno per arrivare gli avvisi di chiusura indagini per omissione di atti d’ufficio all’ex sindaco del capoluogo Bruno Piva (in carica dal 2011 al 2014) e a quello in carica, Massimo Bergamin. Ai due viene contestato lo stesso reato. Ovvero non aver inviato, in qualità di amministratori di sostegno, la relazione annuale al giudice tutelare sulle condizioni di una persona bisognosa di questo istituto giuridico che, di solito, viene concesso a chi ha una disabilità fisica o mentale.
La questione contestata a Bergamin e Piva appare meramente burocratica, dato che i sindaci di solito non istruiscono personalmente queste pratiche, ma la Procura rodigina ha ravvisato comunque delle responsabilità in capo ai due amministratori pubblici.
Ieri poi è arrivata la svolta per l’inseguimento con sparatoria di lunedì sera a Santa Maria Maddalena di Occhiobello. I carabinieri della Compagnia di Ferrara hanno denunciato un 26enne di origine libica, irregolare e pregiudicato, per furto aggravato, resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato. L’uomo è stato riconosciuto come l’autore del furto, lunedì sera a Ferrara, di un Fiat «Ducato» bianco. Inseguito per alcuni chilometri dai militari dell’arma, che hanno sparato alle gomme del mezzo, il 26enne ha dovuto abbandonare il mezzo in via Guariento a Santa Maria Maddalena per poi fuggire a piedi.
Sindaci indagati
Piva e Bergamin amministratori di sostegno: mancato rendiconto
Condanna definitiva Dipendente pubblico infedele, pena confermata in Cassazione