Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Stefani: «L’autonomia? Spero entro Natale»
Il ministro vicentino ribadisce la deadline per la discussione in Consiglio dei ministri
«Spero che l’autonomia arrivi in Consiglio dei ministri prima di Natale». A Bologna per partecipare a un convegno sulle autonomie, il ministro per gli Affari Regionali Erika Stefani non può dare certezze sulle tempistiche del regionalismo differenziato chiesto da Veneto, Lombardia ed Emilia-romagna. Troppe le ben note resistenze di alcuni ministeri (tutti a guida pentastellata).
Il governatore veneto Luca Zaia, però, non manca l’occasione per sottolineare come il tema sia in cima alle sue priorità e come, nonostante le settimane che precedono Natale si assottiglino, le speranze restino. «L’autonomia arriverà entro fine anno - ha risposto ieri a distanza Zaia - sono fiducioso. Abbiamo rassicurazioni, il progetto del Veneto è concluso ed è già sulla scrivania del Presidente del Consiglio dei ministri dal 2 ottobre. Lasciamo giustamente che si concluda la partita della legge di stabilità ma poi l’autonomia ci deve essere, non vedo altre alternative. Credo - ha concluso - che la congiuntura astrale sia positiva».
Il mantra del Veneto resta «crederci fino alla fine». E pesa sempre più lo stallo romano per la leghista vicentina cui è stato affidato proprio il dicastero delle Autonomie Regionali. Una nomina, la sua, che aveva fatto ben sperare in una conclusione spedita della «pratica», soprattutto per il Veneto. Invece le poco celate resistenze grilline secondo alcuni, il timore di alienarsi le nascenti simpatie leghiste nel sud della penisola secondo altri, si sarebbero trasformate in pastoie formidabili.
Ieri, a Bologna, il ministro Stefani si è trincerata dietro a un netto no comment, le divergenze di vedute all’interno della compagine di governo tra la componente leghista e quella pentastellata restano la versione ufficiale. Tanto che a fine novembre lo stesso ministro per gli Affari regionali aveva esplicitamente richiamato il M5S al «rispetto del contratto di governo».
«Quello dell’autonomia è un tema trasversale e tecnico, su cui non dovrebbe intervenire alcuna forma di ideologia», esordisce dal palco Stefani, accolta in città con il massimo fair play. Dai padroni di casa dell’università, ovviamente. Incluso l’ex rettore Fabio Roversi Monaco, le cui opere hanno ispirato questa giornata di studi sulle «autonomie nell’ordinamento giuridico».
” Zaia
Sono fiducioso, dopo la lege di stabilità, autonomia per Natale, congiunzione astrale sia positiva
Ma anche dal presidente dell’emilia Romagna, Stefano Bonaccini che non si risparmia tra foto e abbracci con il ministro leghista.
«A differenza di alcuni ministri che quando suono il campanello non aprono neanche la porta — sottolinea Bonaccini — con lei abbiamo costruito un rapporto di leale collaborazione. Per questo sono fiducioso che nelle prossime settimane si possa arrivare a un’intesa storica».
Rispuntano «speranza» e «fiducia» ma la linea del traguardo per l’autonomia resta avvolta dalla nebbia. Anche perché, come dice Stefani, «ci si trova ad avventurarsi su un terreno assolutamente nuovo».