Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Caso A22, stop alla liquidazione dei privati
Dividendi a Roma, i soci pubblici fermano l’operazione da 150 milioni: «Meglio tornare alla gara»
Caso A22, si ferma la liquidazione dei soci privati. L’assemblea dei soci pubblici di Autobrennero, società di gestione dell’autostrada Modena-brennero, ha dato mandato al presidente del Trentino Alto Adige, Arno Kompatscher, di continuare a trattare con il governo. La consegna a Roma degli utili negli ultimi 4 anni è principio «che non può esser condiviso», dice il presidente dell’autostrada Luigi Olivieri. In concreto partirà una lettera, sperando di poter evitare le vie legali. Se le posizioni non si riavvicineranno «non firmeremo l’accordo di cooperazione» afferma Kompatscher.
Nella delibera Cipe di fine novembre si indica che gli utili dal 2014 a oggi devono esser versati allo Stato, perché la concessione è scaduta il 30 aprile di quell’anno. Oltre 300 milioni di euro in parte andati a dividendo per i soci pubblici. Kompatscher ha proposto ieri di tornare a trattare mantenendo ferme le richieste, a partire dal piano trentennale investimenti da 4,1 miliardi. E sulla governance, i soci chiedono sia «condivisa la scelta del presidente del comitato di indirizzo». «Le nostre richieste
Sboarina Assurdo rompere l’equilibrio di una società che funziona
erano già un compromesso - chiude Kompatscher - se non accolte, non firmeremo l’accordo». Quindi si andrebbe a gara: «Sarebbe il rischio minore - ragiona Fugatti -. In ogni caso, con condizioni in continuo cambiamento, è il caso di temporeggiare». Che significa? Che magari un possibile governo di centrodestra potrebbe rendere più facile la vita? Fugatti non si sbilancia.
I soci di Verona ieri non nascondevano l’irritazione: «Rimesso tutto in discussione, a rischio la stabilità stessa dell’azienda. Ripartiamo di nuovo da zero?» si chiedeva Andrea Prando, vicepresidente della Camera di commercio. E il sindaco Federico Sboarina: «Si vuole rompere l’equilibrio di un soggetto territoriale che funziona. Non è accettabile».
I «soci del Sud» devono anche affrontare la presenza in Brennercorridor, la società pubblica in-house che, se tutto andasse per il verso giusto, dovrebbe gestire l’a22. Finora dentro ci sono solo Trento, Bolzano e Regione Trentino Alto Adige. Ovvio, dovranno entrare anche gli altri enti pubblici: «Sicuramente è un aspetto che dovremo rivedere» ha detto allora Sboarina.
Ma intanto si rischia di andare nella direzione opposta. Dice il presidente di Autobrennero, Luigi Olivieri: «In questo scenario, l’assemblea dei soci ha indicato al cda prudenza: l’acquisto delle quote dei privati, il 14%, deve avvenire solo a quadro definito». La valutazione dovrebbe essere fra i 150 e i 200 milioni di euro: una spesa di questo tipo, se si dovessero restituire anche oltre 300 milioni di utili quadriennali, potrebbe influire non poco sul patrimonio netto di 770 milioni.
I pericoli Rischioso per il patrimonio un ingente esborsobis