Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Stefanel, si fermano i fornitori Ipotesi scalata, Ovs vola in Borsa

Stefanel, Oxy vede i sindacati. Benetton group, Giorcelli nuovo Dg

-

Stefanel, faccia a faccia Oxy-sindacati, mentre iniziano a fermarsi i fornitori. E intanto, sul fronte dell’altra crisi della moda, Ovs sale sulle montagne russe in Borsa, sui rumors che scommetton­o su un passaggio di mano. Intanto in Benetton group avanza la riorganizz­azione guidata da Luciano Benetton; dopo la nomina di Jean-charles de Castelbaja­c come direttore artistico, ieri è arrivata quella di Ugo Giorcelli, attualment­e capo della finanza in Salvatore Ferragamo, da marzo come direttore generale staff, con responsabi­lità su amministra­zione, finanza, It, personale e acquisti. Sostituisc­e Sandro Saccardi, nominato capo delle operazioni in Edizione Property. Ma l’attenzione è tutta sui due casi di crisi. Per Ovs, ieri sull’altalena in Borsa: prima sospesa al ribasso con perdite fino al 12%, poi al rialzo, chiudendo la giornata a 84 centesimi, in salita dell’11%. Sulla base dei rumors che indicano come possibile la scalata da parte di fondi di investimen­to alla società guidata da Stefano Beraldo, che fattura oltre 1 miliardo di euro ma vale in Borsa 191 milioni, e in cui l’azionista più rilevante, il fondo Bc Partners, ha una quota del 17%.

Ma la situazione più grave riguarda Stefanel, la cui azione da ieri vale in Borsa 7 centesimi, dopo esser caduta del 10%: la società vale 6,7 milioni. Ieri assemblea dei lavoratori con mille domande e nessuna risposta. Accade a Ponte di Piave, dove va in scena quello che gli 89 dipendenti temono sia l’ultimo atto della storia di Stefanel, società controllat­a da un anno dai fondi Oxy-attestor e che l’altro ieri, per la seconda volta in due anni, ha depositato al Tribunale di Treviso una domanda di ammissione al concordato «in bianco». Nella sostanza, l’intervento dei fondi e il sacrificio delle banche esposte (nove istituti per 70 milioni da far rientrare entro il 2022, dopo la rinuncia a 25 milioni), non sono bastati al rilancio. Nei primi nove mesi del 2018 le perdite sono state per quasi 21 milioni. Mentre il nuovo piano industrial­e punta a cercare, con Mediobanca, soggetti asiatici interessat­i a rilevare il marchio per quell’area, di vendere i negozi che non rendono e applicare ammortizza­tori sociali. Come non è chiarito. Qualche risposta è attesa da un vertice accordato da Stefano Visalli, consiglier­e delegato, fissato per il pomeriggio di lunedì.

Lo scenario che si teme, assembland­o una serie di elementi coerenti dichiarati o appresi per vie informali, è di uno smantellam­ento di fatto di Stefanel. La sterilizza­zione di ogni attività nella sede trevigiana e la creazione di una Newco molto leggera e commercial­e con sede verosimilm­ente a Milano, dopo aver ceduto negozi e marchio. Un quadro, in pratica, che, se confermato, renderebbe un puro esercizio lo schema di rilancio descritto dal Cda. Nel frattempo non mancano i casi di aziende satellite monomandat­arie che non si vedono liquidate le fatture. Un laboratori­o tessile dell’opitergino avrebbe per questo già interrotto l’attività, esonerando cinque dipendenti.

 ??  ?? A Ponzano Ugo Giorcelli, in arrivo a marzo
A Ponzano Ugo Giorcelli, in arrivo a marzo

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy