Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Legittima difesa, la riforma peggiorerà la situazione Più discrezione ai giudici
Lunedì scorso si è tenuto ad Adria, organizzato dalla Lega e giovedì a Rovigo da Fratelli d’italia, un convegno sulla legittima difesa. Entrambi si sono risolti in cocktail di demagogia e disinformazione. Al termine molti erano convinti dell’esattezza di questo tweet di un esponente di Forza Italia: «Basta processi a chi si difende!». Anche se la Camera confermerà il testo approvato dal Senato, poco cambierà rispetto alla normativa in vigore anzi, a mio avviso, la situazione peggiorerà. Al Senato ci si è limitati ad alcuni «ritocchi» marginali all’attuale norma sulla legittima difesa, in linea con la giurisprudenza già consolidata. La vera innovazione è stata inserita nell’articolo 55 Codice penale relativo all’eccesso colposo in legittima difesa che si configura quando, per difendersi, c’è una reazione sproporzionata. In questi casi è stata ora prevista l’esclusione della punibilità quando chi reagisce è «in condizione di grave turbamento, derivante dalla situazione di pericolo in atto». Continuerà comunque a esserci un procedimento penale quando un ladro o un rapinatore verrà ucciso, perché ovviamente sarà chiamata la polizia giudiziaria che non potrà decidere nulla, limitandosi a riferire gli accertamenti al Pubblico ministero. Se chi ha ucciso verrà sentito per avere la sua versione dei fatti, dovrà essere accompagnato da un avvocato e, terminate le indagini, il Pm potrà chiedere l’archiviazione o il rinvio a giudizio. Nel primo caso il giudice delle indagini preliminari, se sarà dello stesso avviso archivierà oppure deciderà che si proceda oltre con la formulazione dell’imputazione. Con la modifica sull’eccesso colposo si otterrà l’effetto contrario a quello che i senatori favorevoli si proponevano: si è ampliata la discrezionalità dei magistrati che avranno l’arduo compito di una valutazione «psicologica» per stabilire se l’indagato fosse in condizione di grave turbamento, con l’anomala conseguenza che i più forti e coraggiosi non saranno ritenuti gravemente turbati e avranno un trattamento giuridico peggiore delle persone facilmente impressionabili.