Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Tesoro rinviato a giudizio, è difesa totale Il capo dei vigili urbani contesta le accuse
Peculato su auto di servizio e cellulari: tutte le critiche al capo d’imputazione
Il comandante dei vigili urbani del capoluogo Giovanni Tesoro, 64enne che ricopre l’incarico dall’aprile 2015 e il suo avvocato Marco Petternella pronti a dare battaglia in aula dopo il rinvio a giudizio dell’altro ieri del dirigente di Palazzo Nodari. Tre i reati contestati a Tesoro: peculato d’uso, peculato semplice e alterazione fraudolenta dei sistemi di rilevamento delle presenze lavorative.
Per il peculato d’uso, che riguarda una decina di viaggi fuori Rovigo per motivi personali e non di servizio nel 2016, Petternella in una sua memoria difensiva cita come testimoni comandanti di polizia locale del Veneto, funzionari e assessori comunali di capoluoghi veneti di provincia che avrebbero assistito alla presenza di Tesoro agli impegni lavorativi
Assenze Alterazione dei sistemi di rilevamento, il legale: non si applicano ai dirigenti
oggetto della contestazione penale tenutisi in Veneto ed Emilia Romagna. Per l’uso della Fiat «Punto» di servizio per tornare a casa a Rovigo la difesa contesta come l’auto all’epoca non fosse solo a disposizione di Tesoro.
Un’altra critica alla Procura è che ha ricostruito solo a posteriori i movimenti dell’auto né pedinata né «tracciata» in maniera informatica dagli inquirenti. La Procura, sostiene Petternella, ha estratto dal server del Comando dei vigili urbani i dati del Gps della «Punto» in forma non garantita per l’indagato Tesoro.
Per il peculato semplice, che riguarda l’aver bloccato l’accesso a due telefonini di servizio, Petternella ricorda come il «Comune di Rovigo dal 2007 abbia un regolamento che obbliga i funzionari a proteggere l’accesso ai cellulari».
Per l’alterazione fraudolenta dei sistemi di rilevamento delle presenze lavorative Petternella ricorda che «i dirigenti non hanno obbligo di timbratura perché questa non è finalizzata al calcolo del debito orario, irrilevante per questo tipo di figure professionali».
Risultano invece giorni di lavoro extra per Tesoro, aggiunge il legale, «che non hanno implicato esborsi per il Comune vista la natura dirigenziale del rapporto di lavoro». Il processo il 21 febbraio.
Intanto, il consigliere comunale rodigino di opposizione Matteo Masin (Coscienza comune) suggerisce di spostare Tesoro «ai Servizi sociali, sfruttando la sua laurea in Sociologia».