Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Cittadella, il volo continua
La serie positiva Decimo risultato utile consecutivo per il Citta ad Ascoli: quarto posto Segna Schenetti, granata raggiunti su rigore. Venturato soddisfatto: lottiamo concentrati
Dieci partite senza perdere ASCOLI e una marcia che non si ferma. Una classifica che sorride e la voglia di stupire ancora. Il Cittadella torna da Ascoli con un punto in tasca e diverse certezze in più.
Ad esempio, che la difesa se non è un bunker poco ci manca (anche ieri gol subito solo su rigore), che in attacco a gennaio un rinforzo mirato potrebbe starci e che, se si continua a pareggiare fuori casa e a vincere davanti al pubblico amico, possono accadere tante belle cose da qui a giugno.
L’1-1 del Del Duca tutto sommato è giusto. Ci sono tanti episodi su cui discutere e la sensazione dominante per tutti i novanta minuti era quella di una partita che sarebbe potuta finire in qualsiasi modo. Eppure, al tirar delle somme, al netto di polemiche arbitrali e il solito veleno incrociato fra le due panchine, Roberto Venturato può essere soddisfatto. La squadra va e il profumo di promozione resta nell’aria.
«Nel primo tempo, soprattutto nella prima mezzora – evidenzia l’allenatore granata nel dopogara - l’ascoli è partito molto forte. Siamo andati in vantaggio ma non siamo riusciti a mantenerlo, merito dell’atteggiamento dell’ascoli che ci ha aggredito e ha continuato a farlo anche dopo lo 0-1. Credo che ci stesse anche il pari alla fine del primo tempo, nel secondo tempo abbiamo avuto un’occasione clamorosa con Strizzolo solo in area e con Finotto che poteva ricevere palla. Forse meritavamo di vincere, qualcosa in più l’abbiamo fatto nel secondo tempo. La trattenuta di Settembrini su Beretta? Non l’ho vista, non posso commentarla, l’arbitro prende delle decisioni e dobbiamo saperle accettare. Ringrazio per i complimenti, vogliamo provare ad andarci a giocare le partite sempre, questo è un campionato molto duro e difficile, gli equilibri vengono spostati per poco. In questo momento è giusto rimanere concentrati e non pensare a quello che potrebbe accadere più in là».
E così per l’ennesimo weekend a dominare la scena solo le polemiche arbitrali. Protesta Vincenzo Vivarini, che si sente defraudato di un rigore non concesso per fallo di Settembrini su Beretta. Proprio dopo quell’episodio il Cittadella passa grazie a Schenetti, abile a riprendere una corta respinta di Paleari su Finotto. L’incerto e mediocre Ghersini concede un altro rigore all’ascoli, meno evidente del primo per la solita legge della compensazione. Copione simile, trattenuta di Settembrini su Beretta ed esito diverso. L’ex Ardemagni timbra dal dischetto, il resto è una sfilza di occasioni di ogni tipo su entrambi i fronti. Nella ripresa la più nitida capita a Luca Strizzolo che, solo di fronte a Lanni, non tira e cerca il rigore. Niente contatto e ammonizione per simulazione. L’attaccante, evidentemente conscio di non essere stato toccato, non protesta neppure. Sugli scudi l’ottimo Paleari che, senza fare nulla di eccezionale, para tutto il possibile. Considerazioni sparse: il Cittadella, che insiste alla ricerca del successo fino alla fine, ha in tutto e per tutto la mentalità giusta per provare a bussare alle porte del paradiso, se poi Stefano Marchetti riuscirà a fare bingo come spesso gli accade alla riapertura delle liste ecco che i sogni potrebbero anche diventare realtà. Con tutto quello che ne consegue.