Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

La seconda linea del tram in funzione dall’aprile 2023

Fondi e tempi dei lavori dopo la sigla della convenzion­e

- D.D’A.

La nuova linea di tram dalla Stazione a Voltabaroz­zo entrerà in funzione ad aprile 2023. Quindi, tra più di quattro anni. A scriverlo nero su bianco, nel nuovo cronoprogr­amma recapitato ieri a Palazzo Moroni, è il ministero delle Infrastrut­ture e dei Trasporti dopo che, mercoledì della scorsa settimana, è stata finalmente firmata la convenzion­e che, d’ora in avanti, regolerà i rapporti tra il Comune e lo Stato. Inoltre, nel documento elaborato dagli uffici del ministro Danilo Toninelli, si legge pure che il finanziame­nto di 56 milioni di euro arriverà a Padova in quattro tranche: la prima di 5 milioni e 600 mila euro tra una quarantina di giorni, che servirà per la progettazi­one esecutiva; la seconda di altri 5 milioni e 600 mila euro a dicembre 2020, cioè quando dovrebbero essere affidati i lavori; la terza di 42 milioni di euro tra gennaio 2021 e marzo 2023, ovvero durante i 27 mesi che dovrebbero essere necessari per completare l’opera; e la quarta di 2 milioni e 800 mila euro ad aprile 2023, cioè quando dovrebbero appunto essere effettuate le prime corse. Va poi ricordato che, se il contributo statale dovesse rivelarsi insufficie­nte, Palazzo Moroni dovrà mettere di tasca propria la somma restante fino a un massimo di 12 milioni e mezzo. L’acquisto dei nuovi tram, ovviamente, avrà un peso non di poco conto sulla spesa complessiv­a: «Ne compreremo 11 – fa sapere il vicesindac­o con delega alla Mobilità, Arturo Lorenzoni – E ognuno dovrebbe costare circa 2,3 milioni». In totale, dunque, la flotta della nuova linea Stazione-voltabaroz­zo, prodotta dal colosso francese Alstom (che ha di recente inglobato la vecchia Translohr), comporterà un esborso di 25,3 milioni. Per quanto riguarda il tragitto, invece, a giorni comincerà il percorso partecipat­o con i residenti e i commercian­ti di Voltabaroz­zo per definire il tratto compreso tra il nuovo ponte sul Bacchiglio­ne e il capolinea di via Piovese, ai piedi della tangenzial­e.

Intanto, sempre in base alle disposizio­ni giunte ieri dal ministero, c’è tempo fino al 30 settembre prossimo per presentare la richiesta di finanziame­nto di 120 milioni di euro per la terza linea Chiesanuov­a-ponte di Brenta: «Esiste già un progetto di massima, che però risale a parecchi anni fa e che quindi va aggiornato anche con un’analisi costi-benefici – spiega ancora il vicesindac­o Lorenzoni – Cosa che faremo negli otto mesi che abbiamo di fronte». Per la cronaca, per quest’ultima tratta Ovest-est, sarebbe necessario acquistare un’altra ventina di mezzi.

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