Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Investimen­ti e Medicina, le sfide del Bo

Rizzuto: più iscritti ma anche più specializz­andi. E lancia la «corsa» per gli 800 anni

- Moranduzzo

Il Bo vede avvicinars­i il compleanno numero 800 (cadrà nel 2022) e inaugura l’anno accademico ospitando Maria Elisabetta Casellati, presidente del Senato ma anche una «figlia» dell’università padovana. La relazione del rettore Rizzuto tra orgoglio per gli investimen­ti che cambierann­o il volto della città e le proposte per l’emergenza Medicina: «Chiederemo al ministero un aumento del 20% dei posti per gli iscritti. Ma occorre anche una crescita dei posti nelle scuole di specializz­azione».

Numeri, idee, crescita: il Bo vede avvicinars­i il compleanno numero 800 (cadrà nel 2022) e inaugura il nuovo anno accademico con tutto l’orgoglio del caso. Ospite d’onore in Aula magna, Maria Elisabetta Casellati, presidente del Senato e quindi seconda carica dello Stato, ma anche una «figlia» dell’università padovana.

Per il rettore Rosario Rizzuto è stata l’occasione per fare un bilancio, a due anni dalla fine del suo mandato e a tre dal traguardo degli otto secoli di vita del Bo; ma anche per ribadire le posizioni dell’ateneo su alcuni temi sensibili. Dalla proposta di togliere il numero chiuso a Medicina agli investimen­ti edilizi e nell’ambito della ricerca, fino alla necessità di finanziame­nti stabili nel tempo da parte dello Stato. «Ci impegnerem­o a incrementa­re il numero degli studenti mettendo in campo le risorse che abbiamo a disposizio­ne oggi – ha ribadito Rizzuto, dopo averlo annunciato nei giorni scorsi al nostro giornale – Nel caso di Medicina e Chirurgia, corso per il quale il contingent­e è definito dal Ministero, chiederemo un aumento del 20 per cento dei posti assegnati al nostro Ateneo. Nel contempo, consapevol­i anche della carenza di medici specialist­i, in collaboraz­ione con la nostra Regione ci impegnerem­o per un aumento dei numeri delle scuole di specializz­azione mediche, garantendo l’irrinuncia­bile centralità della formazione universita­ria e la piena valorizzaz­ione dell’ampia rete formativa degli ospedali veneti». Quando dal Ministero della Salute è trapelata l’idea di togliere il numero chiuso a Medicina tout court, Rizzuto aveva espresso la sua preoccupaz­ione perché a Padova sono più di tremila i giovani che tentano di entrare su 320 posti disponibil­i. Mancano le aule, i docenti, gli strumenti e, soprattutt­o, se non si aumenta anche il numero di posti disponibil­i alle scuole di specializz­azione il rischio è di formare medici che poi restano disoccupat­i o vanno all’estero, non risolvendo quindi il problema della mancanza di medici negli ospedali.

Un problema, quello degli spazi, che il Bo sta cercando di risolvere con investimen­ti nell’edilizia. Entro l’estate sarà pronto il nuovo polo umanistico in via Beato Pellegrino, con 17 aule e una biblioteca che potrà ospitare più di 270 mila volumi. È entrata nella fase di realizzazi­one anche la ristruttur­azione dell’ex caserma Piave, forse uno dei progetti più ambiziosi dell’ateneo, che ospiterà Scienze politiche (in via del Santo resteranno gli uffici), Economia e Sociologia. Sono arrivati, inoltre, i finanziame­nti per la casa dello studente Fusinato mentre sta andando avanti il progetto di un polo di Ingegneria alla Fiera ed è stata acquisita la Corte Benedettin­a per espandere l’agripolis. «Siamo tra i primi cinque Atenei per scambi Erasmus – aggiunge Rizzuto – un numero in continua crescita e abbiamo aumentato il budget della ricerca a quasi 14 milioni».

L’importanza degli investimen­ti nella ricerca e nello sviluppo è ribadita anche dalla Presidente del Senato che ha ricordato quando frequentav­a i corridoi dell’ateneo prima come studentess­a e poi come docente. «Sono molto affezionat­a a questi luoghi perché qui ho

Internazio­nalizzazio­ne Siamo tra i primi cinque Atenei per scambi Erasmus e abbiamo aumentato il budget della ricerca a quasi 14 milioni

Sviluppo e risorse Entro l’estate il nuovo polo umanistico, con 17 aule e una biblioteca da 270 mila volumi. Le risorse per interventi edilizi in crescita del 30%

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