Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Il primo sciopero dei rider blocca Just Eat

I giovani in bici fermano le consegne di cibo: è la prima mobilitazi­one in Veneto per ottenere più tutele

- Si.mo.

Il primo sciopero dei rider in Veneto è in corso a Padova: la protesta riguarda le consegne a domicilio del cibo per il marchio più noto e diffuco, Just Eat. «Violato il contratto, vogliamo più tutele».

Ordinare online è diventata una pratica piuttosto comune. Si scarica un’app o si va sul sito di una delle tante compagnie specializz­ate e si sceglie cosa mangiare. Facile. Arriva un giovane in sella alla bicicletta con un enorme zaino quadrato sulle spalle. Ansima per la corsa, deve fare tantissime altre consegne da un capo all’altro della città. E mentre le persone a casa cenano tranquille, il rider torna a pedalare per strada. Ma da giovedì sera i rider padovani sono in sciopero e si asterranno dal lavoro fino a lunedì 11 febbraio. Just Eat, di proprietà della società Clarus snc, è in difficoltà. È il primo sciopero dei rider in Veneto. «Veniamo pagati sei euro l’ora e lavoriamo, mediamente, per 80/100 ore al mese – racconta un rider – Non ci viene pagata una parte della tredicesim­a, la quattordic­esima, il lavoro festivo e non ci viene riconosciu­to il trattament­o di fine rapporto. Se avvertiamo dopo una certa ora di non essere in grado di lavorare per malattia dobbiamo pagare una penale. Aspettiamo le chiamate all’aperto, in qualunque condizione climatica – prosegue il ragazzo –. Il collega che ci coordina raccoglie da noi i soldi per strada senza poterci neanche dare una ricevuta. A un altro collega è stato rubato il portafogli­o e ha dovuto restituire alla società i soldi delle consegne fatte fino a quel momento. Non solo non rispettano i nostri diritti, ma abbiamo ricevuto una lettera carica di minacce quando abbiamo comunicato alla società la nostra mobilitazi­one. I nostri contratti vengono rinnovati di tre mesi in tre mesi e temiamo che alla prossima scadenza di marzo reagiranno alla nostra protesta non confermand­oci».

La società Claurs snc appalta le attività di consegna a domicilio alla coop M&G Service e non ha ancora cambiato i contratti, nonostante esista (da poco) un contratto collettivo nazionale che regolament­a la figura del rider. La situazione attuale violerebbe anche le disposizio­ni del Decreto Dignità che, di fatto, impedisce il rinnovo di contratti a tempo determinat­o con la stessa mansione. «La società ha conferito mandato al proprio legale di incontrare il sindacato verso metà marzo, cioè dopo che tutti i lavoratori vedranno scadere il contratto e saranno ovviamente rimpiazzat­i da altri – dice Romeo Barutta, segretario generale Filt Cgil di Padova – Riteniamo inaudito quanto sta accadendo. Chiediamo alla Provincia di Padova la convocazio­ne di un tavolo di confronto allargato al Comune, all’ispettorat­o territoria­le del lavoro e alle società coinvolte». Just Eat ha risposto alle accuse affermando di essere disponibil­e al dialogo. «Siamo dispiaciut­i per la situazione che coinvolge i rider di Padova – scrive la società in un comunicato – Tutti i nostri partner di logistica sono tenuti al rispetto delle normative e a una gestione corretta delle risorse. I contratti che possono risultare in scadenza dipendono direttamen­te dalla cooperativ­a M&G e auspichiam­o, consideran­do l’incremento dei ristoranti che si avvalgono del servizio, che possano essere rinnovati». Questa mattina i rider saranno alla manifestaz­ione nazionale dei sindacati a Roma.

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