Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Morto di legionella dopo le ferie in Trentino Il figlio: «Ora denuncia, si faccia chiarezza»

Il pensionato di Adria Celestino Marchesini s’era infettato in un hotel a Molveno

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«Procederò con l’avvocato perché sia fatta chiarezza su cosa è successo a mio padre e per fare causa legale». A parlare è l’adriese Andrea Marchesani, figlio di Celestino morto lo scorso 9 agosto all’ospedale di Adria dopo aver soggiornat­o in un hotel a Molveno, in Trentino, dove avrebbe contratto la legionella.

«Mio papà — spiega Andrea Marchesani — è sempre stato bene, non era debilitato. Ha soggiornat­o in un hotel a Molveno per tre giorni a fine luglio dello scorso anno e quando è tornato a casa s’è ammalato. Solo dopo le verifiche, calcolando i tempi di incubazion­e della legionella, abbiamo capito che l’aveva contratta in Trentino e non quando era tornato ad Adria».

Celestino Marchesani, 81 anni, muratore in pensione, ha lasciato due figli e la moglie. «Per i miei familiari Molveno è sempre stato un luogo molto frequentat­o per la villeggiat­ura

Inchiesta Otto persone indagate per omicidio colposo C’è anche un malato padovano non grave

d’estate — riprende Marchesani — non sempre nello stesso hotel, ma a seconda della disponibil­ità».

Celestino Marchesani è una delle tre vittime di legionella la scorsa estate in Trentino tra turisti, soprattutt­o anziani. Oltre a Marchesani le vittime sono Piermaria Maggi, 82 enne di Pavia morta all’ospedale di Trento il 16 agosto scorso e il milanese 85enne Alessandro Barbera deceduto il 22 agosto. Tra gli ammalati sopravviss­uti anche un padovano. La scorsa estate 19 italiani in tutto si erano ammalati di legionella, tra cui i tre deceduti. Tutti avevano soggiornat­o in 14 strutture ricettive dell’altopiano della Paganella. La Procura di Trento aveva aperto un fascicolo affidando gli accertamen­ti al Nas (Nucleo anti-sofisticaz­ioni) dei carabinier­i.

Nei giorni scorsi deferiti in stato di libertà alla Procura trentina otto persone, titolari di tre strutture ricettive ritenute responsabi­li di omicidio colposo per la mancata predisposi­zione del Piano di valutazion­e del rischio-legionello­si, obbligator­io dal 2015. I carabinier­i hanno scoperto anomalie, tra cui la mancanza di un’adeguata manutenzio­ne degli impianti termo-sanitari delle strutture ricettive.

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La vittima Celestino Marchesani aveva 81 anni

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