Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
I predoni dei diciotto colpi in villa Padre, madre, due figli: in carcere un’intera famiglia. «Giro d’affari» da 200 mila euro
Gioielli, contanti, argenteria, cellulari ma anche armi da fuoco. Un’intera famiglia composta da padre, madre e due figli ventenni è stata arrestata dai carabinieri della compagnia di Este che la ritiene responsabile di almeno diciotto furti in case e appartamenti tra le province di Padova, Rovigo, Vicenza, Venezia e in Toscana. Insieme ai quattro ci sono altri tre indagati lombardi a cui è stato dato l’obbligo di dimora. In manette sono finiti Marko Bosjak e Luisa Braidich, 51 e 56 anni, residenti a Borgo Veneto, sposati e ritenuti i vertici del clan, e i figli Enthony e Roberto Bosjak di 26 e 23 anni, tutti di origine croata e rintracciati a Saletto. La famiglia di predoni agiva in maniera meticolosa, colpendo case isolate e zone residenziali dopo lunghe ricognizioni che duravano anche giorni per studiare i bersagli e impararne le abitudini.
La prima cernita avveniva con le automobili: evitati i proprietari di piccole utilitarie, la banda mirava alle abitazioni di chi possedeva vetture di grossa cilindrata. In un secondo momento venivano scartate le residenze con allarmi e soprattutto quelle dove viveva anche un cane. Per non dare nell’occhio vestivano tutti in maniera casual, per lo più con felpe scure e tute.
Tra l’aprile e il novembre del 2018 hanno svaligiato diciotto appartamenti in buona parte del Veneto. Il primo furto accertato è quello di Baone nella Bassa che risale al 25 aprile. Proprio in quell’occasione fu portata via anche una cassaforte contenente armi: vennero poi abbandonati i fucili ma sparì una pistola