Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Ingiusta detenzione «In Veneto 22 casi in un solo anno»
I processi visti dalla parte degli imputati. Quelli innocenti, detenuti ingiustamente o finiti al centro di clamorosi errori giudiziari, e quelli che vogliono dimostrare la loro innocenza ma ci mettono troppo tempo, e intanto la vita scorre e gli affari vanno in fumo. Di errori giudiziari, ingiusta detenzione e irragionevole durata del processo si è parlato ieri al convegno organizzato dalla Camera Penale di Padova al Bo. «L’allungamento dei tempi dei processi si deve molte volte dalla carenza di personale amministrativo, cito per esempio il tribunale di sorveglianza di Venezia, competente per Padova – spiega Gianni Morrone, presidente della Camera penale di Padova “Francesco de Castello” - e molte altre volte anche dalla mancanza di giudici: a Padova vi è una situazione di un organico quasi dimezzato rispetto a quanto previsto per il tribunale penale». «I processi lunghi sono un danno per tutti – aggiunge Giandomenico Caiazza presidente delle Camere penali italiane per questo per la prima volta abbiamo aperto un tavolo comune tra avvocati e magistrati di Anm, e abbiamo portato al ministro proposte comuni che consistono nel potenziamento dei riti alternativi, ovvero il patteggiamento e il rito abbreviato». Molte anche le vittime di ingiusta detenzione: in Veneto sono 22 i casi registrati nel 2017. «In Italia la media è di 1.003 vittime di ingiusta detenzione ogni anno - spiega Valentino Maimone giornalista fondatore dell’osservatorio dell’errore giudiziario – si tratta di persone finite in carcere o ai domiciliari e che poi sono risultate innocenti e per questo sono state risarcite».
Paura ieri mattina tra gli studenti del liceo Artistico Modigliani in via degli Scrovegni. Nella notte il malfunzionamento di un tubo della caldaia ha provocato il surriscaldamento dell’acqua che all’apertura dell’istituto ha sprigionato un denso fumo che ha avvolto tutta la struttura. Per mezz’ora circa mille alunni non sono potuti entrare in aula. Verso le 9 l’allarme anti incendio è nuovamente scattato con l’evacuazione preventiva di tutto il plesso scolastico compresa la zona del bar. L’arrivo di un tecnico specializzato ha permesso la ripresa delle lezioni, intorno alle 9.30.