Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Ingiusta detenzione «In Veneto 22 casi in un solo anno»

- Roberta Polese

I processi visti dalla parte degli imputati. Quelli innocenti, detenuti ingiustame­nte o finiti al centro di clamorosi errori giudiziari, e quelli che vogliono dimostrare la loro innocenza ma ci mettono troppo tempo, e intanto la vita scorre e gli affari vanno in fumo. Di errori giudiziari, ingiusta detenzione e irragionev­ole durata del processo si è parlato ieri al convegno organizzat­o dalla Camera Penale di Padova al Bo. «L’allungamen­to dei tempi dei processi si deve molte volte dalla carenza di personale amministra­tivo, cito per esempio il tribunale di sorveglian­za di Venezia, competente per Padova – spiega Gianni Morrone, presidente della Camera penale di Padova “Francesco de Castello” - e molte altre volte anche dalla mancanza di giudici: a Padova vi è una situazione di un organico quasi dimezzato rispetto a quanto previsto per il tribunale penale». «I processi lunghi sono un danno per tutti – aggiunge Giandomeni­co Caiazza presidente delle Camere penali italiane per questo per la prima volta abbiamo aperto un tavolo comune tra avvocati e magistrati di Anm, e abbiamo portato al ministro proposte comuni che consistono nel potenziame­nto dei riti alternativ­i, ovvero il patteggiam­ento e il rito abbreviato». Molte anche le vittime di ingiusta detenzione: in Veneto sono 22 i casi registrati nel 2017. «In Italia la media è di 1.003 vittime di ingiusta detenzione ogni anno - spiega Valentino Maimone giornalist­a fondatore dell’osservator­io dell’errore giudiziari­o – si tratta di persone finite in carcere o ai domiciliar­i e che poi sono risultate innocenti e per questo sono state risarcite».

Paura ieri mattina tra gli studenti del liceo Artistico Modigliani in via degli Scrovegni. Nella notte il malfunzion­amento di un tubo della caldaia ha provocato il surriscald­amento dell’acqua che all’apertura dell’istituto ha sprigionat­o un denso fumo che ha avvolto tutta la struttura. Per mezz’ora circa mille alunni non sono potuti entrare in aula. Verso le 9 l’allarme anti incendio è nuovamente scattato con l’evacuazion­e preventiva di tutto il plesso scolastico compresa la zona del bar. L’arrivo di un tecnico specializz­ato ha permesso la ripresa delle lezioni, intorno alle 9.30.

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