Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Negramaro in concerto a Padova e Conegliano Superpalco e luci
Il cantante Sangiorgi: «Sarà durissima per me non cantare con Lele accanto tutta la sera». L’imponente palco si ergerà nel mezzo, fra pedane e luci
Il tour dopo la malattia del chitarrista Spedicato: la band salentina dal vivo domani a Padova, giovedì a Conegliano
Un boato di gioia che sembra non finire. È così che è stato accolto Lele Spedicato, chitarrista dei Negramaro colpito a settembre da un’emorragia celebrale, quando è comparso l’altra sera all’rds Stadium di Rimini al fianco di Giuliano Sangiorgi. I mesi più bui di sempre per il gruppo rock salentino sono finiti all’improvviso.
Un’emozione forte che arriverà anche in Veneto, domani sera alla Kioene Arena di Padova e giovedì alla Zoppas Arena di Conegliano, Treviso, dove passeranno due date di «Amore che torni tour indoor 2019» (ore 21, info www.zedlive.com). Alla chitarra ci sarà il fratello di Lele, il 23enne Giacomo Spedicato, ma poi, tutti ne sono certi, tornerà anche lui. «Sarà durissima per me non cantare con Lele accanto tutta la sera, ma sapere che tra pochissimo sarà di nuovo con noi su quel palco a spaccare tutto, mi fa tirare un sospiro di sollievo – ha scritto Sangiorgi sul Corriere della Sera non ci saremmo mai avventurati in questo tour se non avessimo avuto al nostro fianco suo fratello Giacomo; non avremmo mai voluto un chitarrista qualsiasi per sostituirlo, anche se fosse stato solo per poche date non avremmo mai cercato una soluzione se la vita non ci avesse protetti con la grandezza di una famiglia vera quale siamo».
La tournée sarebbe infatti dovuta partire in autunno. Poi il terribile evento, la lunga degenza in rianimazione e l’attesa. I compagni di band, la «famiglia» Negramaro, avevano preso la decisione di sospendere la tournée e, se le cose non fossero andate per il meglio, chissà, magari fermarsi per sempre. «Non avrei aperto più bocca, ma poi, nel momento più critico della nostra vita – continua Sangiorgi quando ancora non sapevamo che cosa ne sarebbe stato di Lele, di noi, abbiamo deciso: Lele tornerà con le sue camicie fiammanti».
Una decisione difficile e al tempo stessa coraggiosa: spostare un tour a quando l’amico si fosse ripreso. «Dobbiamo spostare il tour perché quando si sveglierà, e si sveglierà di certo, avrà un motivo in più per restare appiccicato alla vita, a questo pianeta, a noi, alla sua famiglia, al figlio appena nato, Ianko – ha ricordato il cantante - e così è stato: Lele, con una forza che nemmeno un esercito nella più potente delle battaglie ha mai avuto, ha attraversato le tenebre, per tornare da noi, da voi».
Ora Lele sta meglio e i Negramaro possono suonare anche per lui. E lo faranno con un lungo tour di venti date nei principali palazzetti italiani che sarà la continuazione del racconto portato sul palco durante la tournée estiva negli stadi, ma con un assetto completamente rivisitato dal punto di vista del design. Il palco infatti si comporrà di una serie di elementi mobili che cambieranno continuamente l’aspetto della scena. A Padova e Conegliano, il palcoscenico non sarà disposto su un solo lato della platea, ma si alzerà in mezzo al pubblico consentendo alla band di muoversi all’interno dello show a 270 gradi. In più le pedane dei musicisti, attraverso sistemi automatizzati a controllo laser ad alta precisione, si addentreranno in mezzo al pubblico, avvicinando i componenti della band agli spettatori.
L’imponenza del palco sarà sottolineata dai 200 metri quadrati di schermi led ad alta risoluzione che, attraverso visual geometrici e riprese live, renderanno ancora più dinamico il concerto imperniato sull’ultimo album ma che sarà capace di ripercorre anche la storia della rock band salentina con le hit Parlami d’amore, Sei tu la mia città, L’immenso e Nuvole e lenzuola.
” Il leader Sapere che tra poco sarà di nuovo con noi su quel palco a spaccare tutto, mi fa tirare un sospiro di sollievo