Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Turismo, arrivi aumentati dell’85%
Dal 1997 a oggi sono lievitati a 19 milioni. Intanto il Trentino promette: passi aperti
Veneto leader in Italia per il turismo: negli ultimi vent’anni gli arrivi sono aumentati dell’85,2%, passando dai 10 milioni del 1997 ai 19 milioni nel 2017. Le presenze invece sono cresciute da 51 milioni a 69 milioni, per un +35,3%. Sono le curiosità che saltano agli occhi tra le tante contenute nello studio condotto dall’ufficio di Statistica regionale. E intanto il Trentino s’impegna a non chiudere i passi per tutta l’estate 2019 a differenza dell’anno scorso.
Il Veneto si conferma regione leader in Italia per il turismo, vantando un aumento degli arrivi dell’85,2% in vent’anni: dai 10 milioni registrati nel 1997 è passato agli oltre 19 milioni nel 2017. Le presenze invece sono cresciute da 51 milioni a 69 milioni, per un +35,3%. Sono le curiosità che saltano agli occhi tra le tante contenute nello studio condotto dall’ufficio di Statistica regionale e da oggi disponibile sul portale http:/ /statistica.regione.veneto.it/pubblicazioni_elenco_altro.jsp. «La conoscenza del fenomeno e delle sue diverse implicazioni economiche, sociali e territoriali è fondamentale per definire le strategie di gestione della più importante industria regionale — spiega l’assessore al Turismo, Federico Caner — i cui sviluppi e mutamenti condizionano le scelte di governo in molti altri ambiti. Da mobilità e infrastrutture all’urbanistica, dai servizi alla persona al commercio, soltanto per citarne alcuni. Il nuovo studio ci consente poi di approfondire fatti di stringente attualità, come il sovraffollamento di determinate destinazioni, la stagionalità e la forza del turismo nel generare ricchezza e occupazione».
A proposito di ricchezza, il fatturato delle attività di settore è di 15 miliardi di euro nel 2015 e pesa per il 9,8% sul fatturato totale italiano. Le sole imprese ricettive venete nel 2015 hanno sforato i 3 miliardi. Quanto all’occupazione, nel 2017 tra strutture ricettive, ristoranti, agenzie di viaggio, tour operator, trasporto aereo e marittimo di passeggeri si sono contati 112.400 dipendenti, 32mila in più rispetto al 2011 (+40%). Più numerosi gli under 35, spesso con un contratto a tempo determinato (37%), con la più rilevante presenza di stranieri (24%). L’aspetto più caratterizzante è la tipologia dell’orario: se la percentuale di occupati veneti che lavorano di sera non va oltre il 22%, per gli occupati nel turismo supera il 71% e la percentuale di persone che lavorano di notte raggiunge il 40%.
Passando al profilo dei turisti, viaggiano in compagnia (solo il 20% lo fa in solitudine) e nel 2017 hanno speso 5,9 miliardi di euro. La spesa media giornaliera più bassa si riscontra per la vacanza al mare (circa 67 euro), dove però si rileva la permanenza più lunga (6 notti, totale di 490 euro pro capite). I tedeschi contribuiscono più di tutti gli altri stranieri: spendono 78 euro al giorno ma soggiornano a lungo, soprattutto al mare e al lago, per un importo totale che supera il miliardo di euro all’anno. Americani, russi e cinesi spendono al giorno 200 euro e permangono 2-4 notti. I giapponesi concentrano tutta la spesa in una o due notti, ma spendono le cifre più elevate, mediamente 255 euro al giorno. L’impatto dei visitatori sulla popolazione è più intenso al mare e al lago.