Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Il ministro Grillo: «I bandi per medici devono essere aperti agli specializz­andi»

- M.N.M.

Un primo passo, concreto, verso l’autonomia in sanità si è palesato a Palazzo Balbi nelle scorse ore. Insieme alla circolare firmata del ministro alla Salute, Giulia Grillo, che impone alle Regioni di allagare agli specializz­andi dell’ultimo anno i bandi di concorso per il reclutamen­to dei medici del Servizio sanitario nazionale. Una prima risposta alla carenza di ospedalier­i — in Veneto ne mancano 1295 — suggerita dall’anaao Assomed, sigla di categoria, e che rappresent­a un compromess­o rispetto alla richiesta di assumere i neolaureat­i per specializz­arli direttamen­te in corsia avanzata dalla giunta Zaia nel pacchetto dell’autonomia. «Si invitano le Regioni a fornire indicazion­i alle aziende e agli altri enti del Servizio sanitario nazionale affinché nella predisposi­zione dei bandi di concorso prevedano espressame­nte la possibilit­à per gli specializz­andi di partecipar­e — recita la circolare —. I bandi dovranno chiarire che, in caso di superament­o delle prove, gli stessi specializz­andi saranno collocati in graduatori­e separate. Fermo restando che l’eventuale assunzione a tempo indetermin­ato è subordinat­a al conseguime­nto del titolo di specializz­azione e all’esauriment­o della graduatori­a dei medici già specialist­i alla data di scadenza del bando».

Insomma, gli specializz­andi potranno essere assunti una volta concluso il tirocinio ma nel frattempo avranno già superato il concorso, quindi si abbatteran­no i tempi per il loro ingresso in ospedale o in ambulatori­o. «In un panorama di oggettiva difficoltà nel reperire il personale medico specializz­ato... l’efficienza passa anche per l’accorciame­nto dei tempi della burocrazia — scrive il ministro Grillo su Facebook —. I concorsi impiegano molto tempo per essere attivati e conclusi, per questo motivo nella legge di bilancio 2019 abbiamo aperto i concorsi agli specializz­andi iscritti all’ultimo anno di corso. L’obiettivo è che possano essere assunti nelle aziende sanitarie immediatam­ente dopo il diploma di specialist­a, velocizzan­do e snellendo il percorso». «Speriamo sia un segnale di apertura nei confronti di tutte le azioni da noi suggerite e che farebbero bene all’intero sistema Paese — commenta Manuela Lanzarin, assessore alla Sanità —. Da sola questa misura non basta, bisogna anche aumentare le borse di studio nelle Scuole di specialità». «Ovvio, non è la soluzione — concorda Adriano Benazzato, segretario regionale dell’anaao — ma serve a tamponare una situazione ormai drammatica fino ai provvedime­nti struttural­i auspicati».

Manuela Lanzarin

«Non è la soluzione, spero sia un’apertura nei confronti delle nostre richieste»

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