Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

«Su Guerra un assedio illegittim­o»

Le motivazion­i della sentenza sull’uccisione del 2015. La famiglia: risarcimen­to

- Roberta Polese

Sono destinate a far discutere le motivazion­i della sentenza di primo grado con cui i giudici hanno assolto un maresciall­o dei carabinier­i per l’uccisione di Mauro Guerra avvenuta nel luglio del 2015: se è vero che lo sparo avvenne per legittima difesa, di legittimo - secondo il giudice - non ci fu nulla in tutto ciò che lo precedette: sulla vittima ci fu un assedio «arbitrario». La famiglia al contrattac­co: «Battaglia in appello e chiederemo risarcimen­to».

Il maresciall­o Marco Pegoraro ha sparato a Mauro Guerra perché temeva che con i suoi pugni avrebbe ucciso il collega. Questo dicono le motivazion­i della sentenza che il 15 dicembre scorso ha assolto il maresciall­o dall’accusa di eccesso colposo di legittima difesa. Il trentaduen­ne di Carmignano Sant’urbano venne ucciso il 29 luglio 2015 con un colpo di pistola al fianco mentre picchiava il carabinier­e Stefano Sarto che lo aveva appena ammanettat­o.

Ma la sentenza dice molto di più. L’ostinata volontà dei carabinier­i di portare Mauro in ospedale e l’assedio massiccio durato ore (per i militari Mauro, che aveva dato segni di squilibrio, era «pericoloso» per questo volevano eseguire un Tso non autorizzat­o né da un sindaco né da un giudice) erano più che illegittim­i, erano ai limiti dell’incostituz­ionale. «Un’operazione così orchestrat­a si sarebbe posta, come minimo, in aperto contrasto con i più elementari diritti costituzio­nali di libertà personale – scrive il giudice Raffaele Belvederi – la persona offesa aveva certamente mostrato segni di sofferenza psichica. Tuttavia nel

Operazione in aperto contrasto con i più elementari diritti costituzio­nali di libertà

momento in cui l’imputato decideva (…) di intervenir­e in forze presso l’abitazione di Guerra, costui non era affatto pericoloso».

La sentenza divide i fatti in due tempi. Ciò che avviene nel campo poco lontano da casa di Mauro attorno alle 15.30, quando l’uomo fugge tentando di sottrarsi al provvedime­nto illegittim­o, e quanto avviene prima di quel momento. Quanto accade nel campo è giustifica­to dal giudice: Guerra, inseguito mentre correva in mutande, raggiunto e ammanettat­o dal carabinier­e Sarto, atterra il militare si mette sopra di lui e lo prende a pugni. Pegoraro da un metro e mezzo spara e uccide Mauro perché temeva avrebbe ammazzato Sarto. Ma a quel punto si arriva dopo due ore di assedio ingiustifi­cato da parte dei carabinier­i. Lo scrive il giudice: «Il tribunale ritiene che nel caso di specie non fosse neppure predicabil­e alcuno stato di necessità tale da giustifica­re di una cattura immediata del malato e del suo trasbordo in ospedale». E ancora, il comportame­nto dei carabinier­i e degli operatori del Suem appare «del tutto ondivago e confuso, sia sul piano delle poco chiare finalità dell’intervento che delle modalità concrete operative, contraddit­torie anch’esse». Inoltre il giudice sottolinea il «grave tentativo di stordiment­o del Guerra, libero cittadino, attraverso la somministr­azione occulta di una dose di tranquilla­nte, iniettato all’interno della bottiglia di Coca Cola, ma anche all’accerchiam­ento e tentativo di immobilizz­azione da parte dei carabinier­i nella prima fase della fuga». La famiglia Guerra promette battaglia: «Riteniamo i carabinier­i responsabi­li della morte di Mauro – dice Elena Guerra, sorella della vittima – non ci fermeremo, avvieremo qualsiasi azione giudiziari­a consentita». Secco il commento dei legali della famiglia Fabio Pinelli e Alberto Berardi: «Ci chiediamo, a fronte di questa rappresent­azione dell’autorità giudiziari­a di un intervento così illegittim­o da parte dei carabinier­i, se sia accettabil­e una sentenza di assoluzion­e. Mauro doveva essere assistito, se del caso curato, non braccato e poi ucciso. Questa sentenza va impugnata, chiederemo un risarcimen­to».

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 ??  ?? Ricordo Striscioni e foto di Mauro Guerra a Carmignano Sant’urbano in occasione dei suoi funerali, nel 2015
Ricordo Striscioni e foto di Mauro Guerra a Carmignano Sant’urbano in occasione dei suoi funerali, nel 2015

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