Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Quella bellezza dietro il video e la morte

- di Giovanni Montanaro

È stata ritrovata esanime in casa, morta da almeno dodici ore. A stroncarla, una sospetta overdose da eroina. La quarta morte per overdose nelle ultime tre settimane in provincia di Venezia. Lei è una donna di trentasei anni, veneziana. Il corpo è stato ritrovato nel primo pomeriggio di venerdì, in un appartamen­to del sestiere di Santa Croce. I soccorsi, allertati da due amici quarantenn­i, hanno potuto solo constatare il decesso. La vittima è stata protagonis­ta di un video virale che la ritraeva mentre faceva sesso con un uomo, una sera di Carnevale, ai piedi del ponte di Calatrava.

M.era svelta. Era veloce con le parole, era veloce con gli sci. Era in classe con me alle medie, era tra le più brave. Già a tredici anni il sabato sera si faceva tardi, si beveva. Noi dormivamo fino alle nove, quando le nostre madri ci buttavano giù dal letto e ci controllav­ano l’alito. Lei si svegliava all’alba, saliva sulle Alpi e vinceva le gare.

Era bella, i capelli rossi, le lentiggini, le gambe sportive. Era tra le più belle della classe, ma era rara, diversa dalle altre. Aveva una femminilit­à già ironica, già misteriosa, potente; niente cerchiello, niente camiciole da bambola, niente svenimenti per i divi gommosi di Beverly Hills 90210. Stava spesso con i maschi e si parlava di tutto, dei nostri corpi, dei nostri desideri.

Una volta baciò uno di noi, perché non aveva mai baciato una ragazza. Non aveva paura. Aveva il suo carattere, i suoi spigoli; ci pareva indipenden­za quella che era impertinen­za. Le piaceva disegnare. Capita a molte femmine, di avere tecnica con la matita, ma lei si inventava, immaginava, era libera. Nessuno pensava che sarebbe stata la nuova Deborah Compagnoni. Nessuno credeva che sarebbe diventata la nuova Frida Kahlo. O forse sì, visto che a quell’età tutti pensano che gli spetti un destino grande; in classe nostra, a dire il vero, c’erano almeno cinque Roberto Baggio, dodici Claudia Schiffer, un Andreotti e un paio di Hugh Hefner.

Di sicuro, però, nessuno dubitava che M. ce l’avrebbe fatta, a farsi la sua vita bella. Ce n’era altri, con famiglie sfasciate, poco talento, poca voglia di fare. Lei no: aveva tutto quel che le serviva, l’affetto, le sicurezze, la testa. E invece M. si è persa. Si è persa all’improvviso, si è persa lentamente.

Una brutta compagnia, la droga, qualche avventura finita male, qualche guaio con la polizia. Errori ne ha fatti, senza dubbio. Ma non posso non pensare che M. potevo essere io, poteva essere chiunque di noi. Nessuno, in fondo, è più forte delle circostanz­e della vita, delle sue tentazioni, della fortuna.

M. la incontravo per la strada, la vedevo entrare in una chiesa, ci scambiavam­o qualche parola. Ogni tanto era smarrita, ogni tanto aveva nuovi progetti, mi pareva di incoraggia­rla. Ogni volta ci scambiavam­o il numero del telefono, ci si accorgeva di averlo già in rubrica e di non usarlo mai.

Da tempo non avevo sue notizie. Una settimana fa, il suo video hot è rimbalzato nei telefonini della nostra chat di amici veneziani. È rimbalzato con pudore, con preoccupaz­ione. Quanti video ci si scambia, in quelle chat. Quante volte abbiamo riso noi, di persone che non conoscevam­o, nelle situazioni più assurde, più umilianti. Ma come è diverso se conosci quella persona, se conosci la sua fragilità, se conosci tutta la storia. Quanti stupidi siamo, quanto superficia­li. «Dobbiamo fare qualcosa?», «Ma cosa vuoi fare?» In fondo, ci siamo detti, mica è successo niente.

M. è morta nella notte di venerdì, per overdose di eroina, a neanche cento metri da casa mia, a Venezia. È vero, è «morta per overdose la ragazza del video hot sul ponte di Calatrava». È un dato di fatto, i fatti sono oggettivi, spietati.

Ma per me non è così. Per me se n’è andata una di noi, il più grande spreco che io abbia mai conosciuto, M. con le lentiggini, M. che sciava veloce, M. che mi ricorderà sempre che niente viene solo per merito o colpa, e che nessuno è davvero all’altezza della vita.

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