Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Ingegneria, operazione da 15 milioni aule e laboratori per seimila studenti

Hub dell’innovazion­e in Fiera, i dettagli dell’intesa. Il padiglione 2 sarà abbattuto e ricostruit­o

- Davide D’attino

Dalle parole ai fatti. Il Bo spenderà tra i dieci e i quindici milioni di euro per realizzare la nuova sede della Scuola d’ingegneria all’interno della Fiera. Precisamen­te, al posto del padiglione 2 che, per l’occasione, verrà abbattuto e ricostruit­o. Il nuovo edificio, che si svilupperà soprattutt­o in altezza, sarà pronto a settembre del 2021 e ospiterà aule e laboratori per circa seimila studenti. È quanto si legge, in estrema sintesi, nel protocollo d’intesa che, nei prossimi giorni, sarà firmato da Antonio Santocono, presidente della Camera di Commercio nonché di Fiera Immobiliar­e, dal sindaco Sergio Giordani, dal numero uno della Provincia, Fabio Bui, e dal rettore dell’università, Rosario Rizzuto.

Nel documento, propedeuti­co alla nascita del cosiddetto Hub dell’innovazion­e nell’area del quartiere espositivo di via Tommaseo, si precisa anche che la superficie del padiglione 2, quello che si affaccia direttamen­te sulla strada (all’incrocio con via Bassi), verrà data in concession­e gratuita da Fiera Immobiliar­e al Bo per una durata di cinquant’anni, trascorsi i quali il nuovo stabile diventerà di proprietà della compagine partecipat­a da Comune, Camera di Commercio e Provincia. «L’università – recita inoltre il protocollo – si impegna a ubicare presso i nuovi spazi la propria filiera dedicata ai corsi di laurea-laurea magistrale relativi alle attività di tech-transfer derivanti dalle applicazio­ni dell’ingegneria; a dedicare parte dei nuovi spazi ad attività di coworking, a laboratori di sviluppo di progettual­ità legate alla formazione tecnica, in particolar­e se esse coinvolgon­o studenti organizzat­i in gruppi trasversal­i a più corsi di studio, come accade per esempio per i progetti competitiv­i studentesc­hi, favorendo così la collaboraz­ione interdipar­timentale e la contaminaz­ione dei saperi tra ateneo e impresa; e a favorire sinergie culturali e operative con le attività del Competence Center». Ovvero l’incubatore per le imprese innovative e tecnologic­he che, finanziato dal ministero dello Sviluppo Economico con sette milioni di euro, sorgerà all’interno del padiglione 7. La Fiera insomma, sempre in attesa del passaggio di consegne per la gestione da Geo Spa ai soci pubblici, sta per cambiare radicalmen­te volto. Accanto alla Scuola d’ingegneria e al Competence Center, infatti, ci saranno pure la nuova sede del Parco Scientific­o e Tecnologic­o Galileo e il centro congressi. Ma la tradiziona­le vocazione espositiva del quartiere di via Tommaseo, continuano ad assicurare il sindaco Giordani e i presidenti Santocono e Bui, resterà tale. D’altronde, dal 25 maggio al 2 giugno, è in programma la Campionari­a del Centenario. E sarebbe un vero peccato, per un motivo o per l’altro, farsi trovare impreparat­i. Nel frattempo, dal ministero dello Sviluppo Economico è finalmente arrivato il via libera per la nomina, già ufficiale dal 31 gennaio scorso, di Roberto Crosta quale nuovo segretario generale della Camera di Commercio. Il 49enne originario di Piove di Sacco prenderà servizio in piazza Insurrezio­ne da mercoledì prossimo e rimarrà in carica fino a marzo 2023.

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Fronte strada Sotto, il padiglione 2 della Fiera: non esisterà più dal 2021. Al suo posto, la Scuola di Ingegneria

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