Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
L’imprenditore in disgrazia e il giardino-discarica Battaglia vinta in tribunale «Non è un fatto grave»
«Non capisco come fa il Comune a definire le mie cose dei rifiuti, non sono rifiuti, sono ricordi». Renzo Bettella oggi lo conoscono in pochi, ma chi passa da via Forcellini per entrare al Parco Iris non può non aver visto casa sua. Effettivamente l’abitazione si vede poco, ciò che si nota si più è l’ammasso di cose lasciate in giardino: cassette, panni stesi su fili che coprono altri panni, lamiere che proteggono vasi, bottiglie, carrelli, legname. Strati di anni di vita ammassati l’uno sull’altro. Il proprietario e autore di quel disordine è Renzo Bettella, ex imprenditore cui la fortuna ha voltato le spalle, ma che oggi ha vinto la sua battaglia: è stato assolto dall’accusa di non aver eseguito l’ordine del Comune di sgomberare il suo giardino. Doveva pagare una multa salata di 1.250 euro, ma il suo legale, l’avvocato Marco Vendramini lo ha fatto assolvere per la «tenue gravità del fatto». Tradotto: niente multa, ma lo sgombero si dovrà fare prima o poi. Dietro a tutte quelle «cose» ammassate, c’è una storia che aveva portato Bettella al top mondiale delle moto da corsa. L’uomo, che oggi ha 69 anni, nel 1972 aveva fondato la Speedmode, azienda che creava abbigliamento sportivo per motociclisti. Campioni internazionali di moto da corsa, in categoria 125, 250 e 500 cc, tra questi anche Ron Haslam, indossavano i suoi indumenti tecnici. Speed Mode, all’apice del successo, vantava 12 dipendenti, 35 collaboratori esterni, 3 segretarie, un negozio di vendita abbigliamento motociclistico a Padova, e una officina meccanica. Vendeva le proprie tute in Cile, Usa, Giappone e tutta Europa.
Poi le cose sono precipitate. Nel 2004 l’ultimo sfratto. Bettella ha portato quanto rimasto della sua attività a casa dell’anziana madre riponendo il materiale in giardino. «Sotto ai teli, quindi, non si trovano rifiuti – dice, mentre si siede su una panchina in ferro divorata dal tempo - ma un carrello dell’officina meccanica, un carrello portapezze, una vasca pulitrice per componenti meccanici delle moto, scaffalature, carrello porta moto, bancone da officina… tutto ciò che avevo».