Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Il Padova affonda: Bisoli torna in bilico
La squadra che ha espugnato La Spezia non viene confermata: al Perugia basta il gol di Han
Finisce con la Tribuna Fattori che contesta. La squadra che si avvicina alla curva, Pierpaolo Bisoli che non segue i giocatori e i cori minacciosi che rimbombano ovunque: «Se tornate in C, se tornate in C, vi faremo un c... così!». Potenza di una sconfitta casalinga che azzera tutti i progressi esibiti a La Spezia, di uno 0-1 griffato Han che spedisce il Biancoscudo a un passo dal precipizio e di una situazione di classifica sempre più pesante.
Il Padova affonda e Bisoli torna in discussione, anche se ieri una riunione dei vertici ha deciso che per ora resta al suo posto. Ieri nel dopopartita il presidente Roberto Bonetto avevano mutato un po’ gli scenari: «Bisoli in discussione? So bene di aver detto che se retrocediamo lo faremo tutti insieme, ma a volte le idee le cambio in corsa».
Poco dopo lo stesso Bonetto sbotta contro un cronista in sala stampa e dopo alcuni minuti arriva anche il direttore generale Giorgio Zamuner, che sembra peraltro indicare un’altra via.
«Dobbiamo provare a rimanere uniti – sottolinea - pensavamo di fare un risultato positivo, ma quando rialziamo la testa poi prendiamo una bastonata... Abbiamo giocato contro una squadra forte, ma appena avevamo delle palle da gol sbagliavamo sempre le scelte finali. Sappiamo che non è una passeggiata di salute, ma non sono d’accordo che la squadra non abbia lottato. Dobbiamo provare a tirare su il morale della squadra, eravamo convinti di poter vincere e invece siamo qui a commentare l’ennesima sconfitta».
I perché della sconfitta di ieri: l’infortunio di Mbakogu, innanzitutto, che nell’ultimo allenamento subisce un colpo al collo del piede e che alza bandiera bianca. Al suo posto dentro Cocco, che non tocca palla per tutto il tempo in cui rimane in campo. Ma anche: squadra che vince, quella di La Spezia... si cambia eccome, poco comprensibilmente modificata non per cambi obbligati (Mbakogu a parte) e ritoccata per altri 2/11. Cappelletti esterno alto di destra nel 4-41-1 è l’ennesima forzatura della gestione, quando in panchina rimangono Zambataro, Madonna e Mazzocco. Non certo entusiasmante al Picco, ma più a suo agio in quel ruolo rispetto al povero Cappelletti, che continua ad essere spostato in tutti i ruoli possibili (esterno sinistro a Venezia, esterno destro alto ieri, centrale di centrocampo nel secondo tempo. E poi ancora: un rigore netto negato nel primo tempo per fallo di mano di Dragomir su rovesciata di Bonazzoli, una squadra troppo bassa nel primo tempo, nonostante una partenza discreta. Il lampo di Han al 18’, che sfrutta una grave indecisione di Minelli, sposta gli equilibri. Il Perugia gioca bene, palleggia a centrocampo sfruttando la qualità tecnica di Verre, Han, Dragomir e Carraro, che a gennaio era in odor di ritorno nella città del Santo e che adesso gioca titolare in una squadra che punta dritta ai playoff.
Del Padova poche tracce, senza Mbakogu e con il fantasma di Cocco a guidare l’attacco, di occasioni vere neppure l’ombra. Sul taccuino solo un colpo di testa a lato di Ravanelli, per il resto solo spine, una traversa di Han e tanta sofferenza. Niente di diverso rispetto al tema stagione prela Spezia.
E la concorrenza, intanto, fa punti. Il Foggia pareggia col Cittadella, il Livorno batte la Salernitana, oggi toccherà a Carpi e Venezia. Da ieri, però, l’impressione è che si sia rotto qualcosa. La speranza è che si riesca a riparare, ma già la differenza di vedute in sala stampa fra presidente e direttore generale di sicuro non aiuta a rasserenare un ambiente in ebollizione.