Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Finte assistenti sociali o amici del marito defunto I trucchi della banda che rubava agli anziani
Quatto misure cautelari, un arresto. Almeno dieci colpi in quattro province venete
Si proponevano come assistenti sociali in grado di procurare visite mediche in tempi rapidi. O in alternativa si fingevano vecchie amiche di famiglia, conoscenti dei mariti ormai defunti o persone interessate all’acquisto di una casa in zona. Una banda composta da italiane di origini sinti, specializzata in furti ai danni di anziani soli, è stata sgominata dai carabinieri della compagnia di Piove di Sacco. In carcere è finita Smeralda Gurgevic di 28 anni residente a Treviso. Altre misure cautelari con l’obbligo di dimora e di presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria sono state comminate ad A.L. (50 anni) di Treviso e a R.H. (53 anni) di Paese e per A.P. (22 anni), l’unico uomo del gruppo, anche lui residente nel capoluogo della Marca. Denunciate anche altre tre donne, due di 21 anni e una di 39 tutte trevigiane, risultate figure marginali. Al sodalizio sono contestati dieci furti aggravati in abitazioni commessi tra il settembre del 2018 e lo scorso gennaio nelle province di Padova, Venezia, Vicenza e Treviso, che hanno fruttato un bottino complessivo di circa 25 mila euro. Studiato e individuato il bersaglio, sempre persone avanti con l’età, il modus operandi seguiva un copione preciso. Due donne entravano in azione, si spacciavano per assistenti sociali, ex conoscenti o potenziali acquirenti di abitazioni. Una volta dentro casa, una distraeva la vittima, l’altra passava al setaccio tutte le stanze, portando via preziosi, portafogli, contanti o bancomat.
Terminato il lavoro, si davano alla fuga con la complicità dell’uomo che le attendeva in una Ford Fiesta di sua proprietà. Proprio il mezzo è stato decisivo per ricostruire i movimenti della banda: grazie alle telecamere di videosorveglianza i militari hanno notato come il veicolo fosse sempre a ridosso delle case prese di mira. Non sono stati recuperati gioielli, sintomo di una capacità immediata di rivendere la merce sottratta. La vittima più anziana è stata una novantaduenne con difficoltà motorie residente a Veggiano. Oltre a lei sono state derubate altre due ottantunenni a Vigonza e Saonara. A Ceggia nel Veneziano è stata colpita una settantottenne, quattro invece i colpi nel Vicentino e due nel Trevigiano. La donna portata in carcere è stata riconosciuta come la figura cardine del gruppo. I carabinieri temono che la banda abbia alle spalle molti più colpi e invitano chiunque abbia subito un furto analogo a rivolgersi alla compagnia di Piove (049 9707700).