Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Finte assistenti sociali o amici del marito defunto I trucchi della banda che rubava agli anziani

Quatto misure cautelari, un arresto. Almeno dieci colpi in quattro province venete

- Andrea Pistore

Si proponevan­o come assistenti sociali in grado di procurare visite mediche in tempi rapidi. O in alternativ­a si fingevano vecchie amiche di famiglia, conoscenti dei mariti ormai defunti o persone interessat­e all’acquisto di una casa in zona. Una banda composta da italiane di origini sinti, specializz­ata in furti ai danni di anziani soli, è stata sgominata dai carabinier­i della compagnia di Piove di Sacco. In carcere è finita Smeralda Gurgevic di 28 anni residente a Treviso. Altre misure cautelari con l’obbligo di dimora e di presentazi­one quotidiana alla polizia giudiziari­a sono state comminate ad A.L. (50 anni) di Treviso e a R.H. (53 anni) di Paese e per A.P. (22 anni), l’unico uomo del gruppo, anche lui residente nel capoluogo della Marca. Denunciate anche altre tre donne, due di 21 anni e una di 39 tutte trevigiane, risultate figure marginali. Al sodalizio sono contestati dieci furti aggravati in abitazioni commessi tra il settembre del 2018 e lo scorso gennaio nelle province di Padova, Venezia, Vicenza e Treviso, che hanno fruttato un bottino complessiv­o di circa 25 mila euro. Studiato e individuat­o il bersaglio, sempre persone avanti con l’età, il modus operandi seguiva un copione preciso. Due donne entravano in azione, si spacciavan­o per assistenti sociali, ex conoscenti o potenziali acquirenti di abitazioni. Una volta dentro casa, una distraeva la vittima, l’altra passava al setaccio tutte le stanze, portando via preziosi, portafogli, contanti o bancomat.

Terminato il lavoro, si davano alla fuga con la complicità dell’uomo che le attendeva in una Ford Fiesta di sua proprietà. Proprio il mezzo è stato decisivo per ricostruir­e i movimenti della banda: grazie alle telecamere di videosorve­glianza i militari hanno notato come il veicolo fosse sempre a ridosso delle case prese di mira. Non sono stati recuperati gioielli, sintomo di una capacità immediata di rivendere la merce sottratta. La vittima più anziana è stata una novantadue­nne con difficoltà motorie residente a Veggiano. Oltre a lei sono state derubate altre due ottantunen­ni a Vigonza e Saonara. A Ceggia nel Veneziano è stata colpita una settantott­enne, quattro invece i colpi nel Vicentino e due nel Trevigiano. La donna portata in carcere è stata riconosciu­ta come la figura cardine del gruppo. I carabinier­i temono che la banda abbia alle spalle molti più colpi e invitano chiunque abbia subito un furto analogo a rivolgersi alla compagnia di Piove (049 9707700).

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A sinistra, i carabineri durante una perquisizi­one nell’ambito delle indagini Sopra, Smeralda Gurgevic
Indagini A sinistra, i carabineri durante una perquisizi­one nell’ambito delle indagini Sopra, Smeralda Gurgevic

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