Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Tentata rapina in bar: reazione, banditi in fuga
Lusia, il proprietario del «Cinzia» sorprende i malviventi. Minacce e via a mani vuote
Tentata rapina l’altra notte al bar «Cinzia» di Lusia, sventata dalla reazione del proprietario dell’esercizio. Attorno alle 2.30 due individui a volto coperto, dopo avere forzato la porta d’ingresso del locale, hanno puntato il cambiamonete a servizio delle slot machine.
Sentendo rumore, il barista è sceso dall’appartamento al piano superiore, ricevendo le minacce dei malviventi, fuggiti a mani vuote. Sul posto, i carabinieri di Lendinara e del Comando provinciale di Rovigo.
Intanto questi ultimi, attraverso
Cremato L’ok della Procura per l’addio a Ersilio Gallimberti: giallo finito
il Nucleo investigativo guidato dal maggiore Nicola Di Gesare, stanno indagando sul presunto caso di usura che nel capoluogo ha portato all’arresto, con la misura cautelare dei domiciliari, del 45enne Rubens Pizzo, noto gestore di locali pubblici.
Ieri i militari hanno sentito la 27enne che, residente in Polesine ma imprenditrice nel Bolognese, avrebbe ricevuto da Pizzo 60 mila euro, da giugno a dicembre 2018, pretendendone la restituzione con interessi al tasso del 200% annuo. Nella stessa indagine è finito ai domiciliari anche un pescatore 52enne di Goro, Pietro Gianella, anch’egli accusato di aver prestato alla donna denaro a tassi usurari, ma in maniera indipendente rispetto a Pizzo. Il Pm è Sabrina Duò, il gip Silvia Varotto. Le indagini proseguono per verificare se vi siano altre vittime, anche attraverso l’analisi del materiale sequestrato, in particolare sui telefoni.
Molto conosciuto era pure Ersilio Gallimberti il 48enne scomparso lo scorso 23 settembre e il cui cadavere era stato ritrovato il 18 ottobre a Casal Borsetti. La Procura di Ravenna, competente territorialmente, propenderebbe per il suicidio e, per questo, fatti tutti gli esami del caso, ha dato il nulla osta alla cremazione.
Attesa per oggi, infine, l’autopsia sulla salma di Francesca Viscillo, la neonata deceduta a soli 40 giorni venerdì sera a Castelmassa per un arresto cardiocircolatorio le cui cause
Inchiesta sull’usura Ieri sentita dai carabinieri la ragazza presunta vittima di Pizzo e del pescatore
sono al vaglio di medici e Procura. Per ora nessun indagato.
I primi accertamenti dei carabinieri della Compagnia di Castelmassa e i militari del Nucleo investigativo non hanno evidenziato segni di violenza.