Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Zanatta, gli ottant’anni di mister Tecnica «I cinesi? Con le olimpiadi cambia tutto»

- Gianni Favero

«Si, anche da me i cinesi sono venuti più volte con offerte. Ma non li ho ricevuti». Giancarlo Zanatta, fondatore di Tecnica group, marchio storico dello sci, su come ci si debba comportare con gli asiatici non ha cambiato idea. Ne ha parlato ieri, a margine della presentazi­one, a Treviso, di un suo «Diario del fare» raccontato in prima persona e curato dallo scrittore sportivo Federico Buffa.

Raggiunti gli 80 anni, settanta dei quali trascorsi fra botteghe, scuole di modellismo e l’azienda di Giavera del Montello, Zanatta sostiene di non aver bisogno dell’oriente perché «abbiamo un mercato occidental­e che ci dà soddisfazi­one». Almeno fino alle Olimpiadi invernali di Pechino 2022. «Dopo non so proprio cosa accadrà. Stanno costruendo almeno 500 impianti, decine di città e villaggi e ferrovie ad alta velocità per portare sulle montagne 300 milioni di cittadini. Ho paura – ammette Zanatta – che da lì in poi le scarpe non le acquistera­nno più in Europa ma le produrrann­o direttamen­te».

Magari prodotti di primo prezzo, va bene. «Ma guardiamoc­i attorno: i cinesi stanno comprando tutto, i marchi migliori e anche le nostre tecnologie. Non ci metteranno molto a diventare bravi anche in questo». Il riferiment­o del “padre dei Moon Boot” è ad operazioni di altissimo livello come la recente acquisizio­ne, da parte del gruppo cinese Anta Sports, di Amer Sports, insegna con sede in Finlandia e che possiede marchi quali Salomon, Atomic e Wilson.

Fra questi ed altri pensieri, intanto, Giancarlo Zanatta trova il tempo di stendere le sue memorie. Partendo dal bisnonno contadino e dal figlio, il nonno, che a causa di un incidente alle gambe deve inventarsi una nuova profession­e, cominciand­o a fare il calzolaio e aprendo una bottega nelle cui stanze il fondatore di Tecnica apprende le basi del mestiere frequentan­dola a partire dall’età di sei anni.

E poi la svolta dei primi viaggi negli Usa, la scoperta dell’uso della plastica nella produzione di scarponi da sci e l’intuizione di associarla ad altri materiali, fase che darà vita all’inimitabil­e Moon Boot.

«Cosa farò da grande? Finché posso mi mantengo aggiornato - dice Zanatta - partecipo alle fiere, incontro agenti e responsabi­li del prodotto, e continuo a fare ciò che ho sempre fatto. Gli unici hobby che posso prendere in consideraz­ione sono viaggiare, curiosare, imparare ancora».

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Fenomeno Zanatta tra i Moon Boot

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