Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

I nostri martiri dimenticat­i Domani il corteo anti mafia

Storie dei 4 morti veneti, l’iniziativa di Libera

- Polese

Un corteo di ventimila persone per scandire, uno a uno, i nomi delle mille vittime innocenti mietute dalla mafia nel corso degli anni. La manifestaz­ione, in programma domani lungo le vie della città del Santo, segue le tre inchieste di mafia che hanno squassato il Veneto negli ultimi mesi. Un punto di svolta per la società civile nordestina. La sottoscriz­ione lanciata dal Corriere del Veneto, in poco più di un mese, ha raccolto oltre duemila firme per dire no a tutte le mafie.

Era il giugno scorso quando don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, stabilì che la capitale della lotta alla mafia del 2019 sarebbe stata Padova. Fu una scelta profetica: nemmeno lui poteva immaginare il valore simbolico di una manifestaz­ione che porterà in città almeno 20 mila persone che cammineran­no a testa alta contro la criminalit­à. E non lo faranno a cuor leggero. Tre inchieste di mafia hanno travolto il Veneto negli ultimi mesi, e ogni volta è stato come un pugno in faccia di soppiatto, mentre si guardava altrove, mentre si pensava che «i problemi fossero altri». E invece le inchieste della Dda hanno svelato che la ‘ndrangheta si è presa le imprese senza tanta fatica, trovando imprendito­ri pronti a prendere ordini per un pugno di soldi, e che la Camorra sul litorale ha messo le mani pure sulla politica, questo, almeno dicono le accuse. Il Corriere del Veneto ha dato il via a una sottoscriz­ione che ha raccolto oltre 2.000 firme di gente più o meno famosa che ha messo nero su bianco il suo impegno nel rifiutare ogni mafia. Un segno che non resta solo sulla carta, ma che vuole mostrare con chiarezza che c’è un solo posto in cui stare: quello della legalità. Domani il corteo pro- mosso da Libera e Avviso Pubblico partirà alle 9 da piazzale Boschetti, passerà davanti all’università e al Comune e giungerà in Prato della Valle, dove si leggeranno gli oltre 1.000 nomi di tutte le vittime innocenti di mafia. L’evento sarà seguito in diretta dalla Rai. Tra i familiari delle persone uccise dai clan ci sarà, oltre a Don Ciotti, anche il procurator­e nazionale antimafia Federico Cafiero de Rhao.

 ??  ?? Palermo, 1982 I killer di Cosa Nostra, per eliminare il boss Ferlito, uccidono 5 persone. Tra queste, il carabinier­e Silvano Franzolin
Palermo, 1982 I killer di Cosa Nostra, per eliminare il boss Ferlito, uccidono 5 persone. Tra queste, il carabinier­e Silvano Franzolin

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