Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

«Giovanni era il padre che tutti avrebbero voluto avere»

Gianni, i motori, l’hockey e la Lega: «Era felice di partire»

- Di Andrea Alba

«Gianni era il padre che tutti vorrebbero avere». Poche parole, con cui ieri il ministro Erika Stefani ha lasciato trasparire il dolore della perdita del papà mancato proprio nel giorno in cui si celebra la (loro) festa. Giovanni Stefani, 72 anni, era un imprendito­re del settore della macellazio­ne carni e militante della Lega fin dai primordi. Oltre che un grande appassiona­to di hockey su pista e ancora più di rally in moto. Ma soprattutt­o a Trissino, il suo paese, «Gianni» era conosciuto come una persona generosa che non si era montata la testa: «C’era sempre e per tutti. Non era certo uno che faceva pesare l’essere il padre di un ministro» sintetizza il sindaco Davide Faccio.

Nella cittadina - poco meno di novemila abitanti nel mezzo della stretta valle dell’agno, nell’ovest Vicentino ieri la notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno. «Gianni aveva 72 anni ma era più che in forma. Gli ho parlato una settimana fa e mi ha detto che partiva per l’algeria: rivedo il suo sorriso, la gioia che traspariva nel prendere parte a questa gara – ricorda l’amico Gianpietro Ramina, assessore comunale all’identità veneta –. Gli ho raccomanda­to di stare attento. La sua perdita lascia un vuoto, era un veneto vero sempre pronto a dare una mano a tutti: poco tempo fa era stato in prima fila con noi per l’inaugurazi­one del grande leone veneto sulla rotatoria sulla strada provincial­e 246».

Giovanni Stefani, marito di Enrica e padre di Erika e Manuel, da molti anni era proprietar­io dello spaccio carni e salumifici­o San Valentino in via Stazione a Trissino, oltre che di un supermerca­to nel centro del paese. Impegnato col Carroccio fin dagli albori, oltre alla politica la sua grande passione era lo sport: non a caso dal 2002 al 2010 è stato presidente dell’hockey Trissino, squadra di cui prima era direttore sportivo.

«Aveva passato il testimone molti anni fa ma continuava a venire alle partite, il sabato ci vedevamo sempre al palazzetto» conferma l’attuale presidente Matteo Mastrotto. «Gli piaceva anche lo sci, ma la sua grande passione era la moto. Ha fatto anche delle “Parigi Dakar”, magari cadeva e riportava una frattura ma poi si rimetteva e tornava in sella» lo ricorda l’amico e consiglier­e comunale Giovanni Ceranto. Stefani aveva trasmesso la passione per i motori ai due figli. Tante le attestazio­ni di cordoglio al ministro Stefani, dal mondo politico e istituzion­ale, sia nazionale che locale. «È una brutta notizia, che rende triste questa giornata dedicata ai papà – commenta il sindaco di Vicenza e presidente provincial­e Francesco Rucco -. So quanto l’amica Erika fosse legata al padre. Un decesso improvviso e tragico e per questo ancor più difficile da accettare».

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